Dimenticare e ripartire, la Juventus ha bisogno di archiviare velocemente la grande delusione vissuta mercoledì in Champions, la terza eliminazione consecutiva agli ottavi. «Bisogna smaltirla, ormai è passata ed è inutile piangere sul latte versato - la richiesta di Massimiliano Allegri ai suoi giocatori dopo lo 0-3 casalingo contro il Villarreal - e il calcio è bello perché ti dà subito la possibilità di ripartire: non voglio rovinarmi la sosta».
L'eliminazione, però, ha lasciato in eredità grandi scorie e feroci critiche: «Ma non devo rettificare o chiarire assolutamente nulla, insieme alla società abbiamo intrapreso un percorso e sono state messe delle buone basi - la difesa dell’allenatore sul suo operato e su quello della squadra - perché non si può ottenere tutto subito: abbiamo accorciato i tempi e abbiamo preso una scorciatoia grazie a un ottimo mercato di gennaio, poi se volete scrivere che il quarto posto è un fallimento siete liberi di farlo».
La qualificazione alla finale di Coppa Italia e un piazzamento in Champions rimangono gli obiettivi da raggiungere: «All’inizio abbiamo trovato delle difficoltà, poi abbiamo cambiato modo di lavorare ed è stata ritrovata fiducia - spiega Allegri - e stiamo proseguendo un passetto alla volta».
Prima del derby d’Italia, alla ripresa dopo la sosta per i playoff Mondiali, c'è l’insidia Salernitana, ultima in classifica ma da non sottovalutare. «Una squadra che gioca molto meglio rispetto all’andata ed è guidata da un osso duro come Nicola» dice l’allenatore sull'avversaria di oggi alle 15 allo Stadium.
Nell’ambiente tiene banco il litigio con alcuni giocatori (ci sarebbe anche Dybala) di cui si è tanto parlato. Allegri puntualizza: «Mi avevano fatto una richiesta e io ho risposto di no, non è successo assolutamente niente e anzi i ragazzi sono stati intelligenti a capire la delicatezza di questa partita. Staremo tutti insieme appassionatamente, a volte serve anche un po' di casino perché altrimenti si diventa piatti (ride, ndr)». Le parole di Allegri confermano la ricostruzione della Gazzetta dello Sport, secondo la quale Dybala e Cuadrado, a nome anche dei compagni, avrebbero chiesto un po' più di libertà rispetto al programma previsto per la vigilia della gara con la Salernitana. L'allenatore ha detto no. «Proprio tu Paulo mi fai una richiesta del genere?», ha detto a Dybala, che è vicecapitano per scelta del tecnico. Di certo c'è che l'ex attaccante del Palermo sembra ormai in rotta con il club o, quanto meno, intenzionato a non rinnovare il contratto, che scade a giugno di quest'anno.
Oggi, ad ogni nodo, dovrebbe partire titolare. Il tecnico deve fare attenzione anche alle diffide: «In realtà non ci penso e non valuto niente, è una gara da vincere» la risposta sulle situazioni di Vlahovic e Morata (oltre a Pellegrini), i quali in caso di ammonizione sarebbero costretti a saltare il derby d’Italia contro l’Inter. In mediana, invece, si è abbattuta la tegola Locatelli, colpito dal Covid e indisponibile: la soluzione può essere rappresentata dall’accentramento di Rabiot al fianco di Arthur e l'inserimento di Bernardeschi sulla corsia mancina.
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