L’Inter non sbaglia prima della sosta e si conferma campione d’inverno con la settima vittoria consecutiva in campionato. A farne le spese è il Torino che gioca una partita quasi alla pari, ma viene trafitta da un super Dumfries nel primo tempo. Vidal non fa rimpiangere Barella, mentre la difesa nerazzurra mantiene ancora la porta inviolata (ultimo gol subito oltre un mese fa in Serie A). Sulla sponda granata, la contesa comincia con una discreta dose di personalità che porta gli ospiti a sfiorare il vantaggio nei primi venti minuti di gioco. Prima ci prova Brekalo, al 7', con una conclusione deviata da Handanovic. Poi è il turno di Pjaca che fa tremare San Siro con un destro a sfiorare il palo interista. Col passare dei minuti si vedono anche i nerazzurri davanti, per esempio con Bastoni, impreciso però nel suo mancino dall’interno dell’area al 20'. Il risultato si sblocca una decina di minuti più tardi, con uno degli uomini del momento per quanto riguarda l’Inter: Dzeko amministra bene il pallone, lo serve a Brozovic che liscia il colpo di tacco e favorisce il piattone preciso di Denzel Dumfries (terzo sigillo in Serie A nelle ultime quattro partite): 1-0 allo scoccare della mezz'ora. Che sarebbe potuto diventare 2-0 al 38', quando Lautaro Martinez scarta Milinkovic-Savic ma non riesce a inquadrare lo specchio da posizione defilata. Nonostante il vantaggio, gli uomini di Inzaghi arretrano di qualche metro il baricentro nella ripresa, complice un pizzico di stanchezza, comune prima della sosta. Il Torino torna a essere pericoloso su calcio di punizione, al 66', quando Handanovic smanaccia una botta di Lukic in angolo. Sanchez rileva un contrariato Lautaro nel finale di gara e proprio il cileno al minuto 86 scheggia il palo con un destro potente, a Milinkovic battuto. L’Inter si impone così di misura, continua a correre e tocca quota 46 punti in classifica.
Verona e Fiorentina si annullano
Verona e Fiorentina si annullano al Bentegodi e non vanno oltre un 1-1 firmato da Lasagna e Castrovilli. Nell’ultima gara del 2021 le squadre di Tudor e Italiano si prendono un punto a testa: è il secondo pareggio consecutivo per i viola, mentre i gialloblù tornano a far punti dopo due sconfitte consecutive. Dopo un palo colpito da Faraoni al 13' con un tiro cross da posizione defilata, sono proprio i padroni di casa a sbloccare il risultato al 17' grazie alla rete di Lasagna, che fulmina Terracciano dopo il lancio di Caprari. La Viola ci mette un pò a carburare e solo al 32' sfiora il pari con Bonaventura, che approfitta di un errore di Veloso per calciare in porta ma venendo murato da Sutalo. Sul ribaltamento di fronte Simeone sciupa il raddoppio gialloblù. Nella ripresa la Fiorentina prova ad alzare i ritmi per andare a caccia del pareggio, sfiorandolo al 64' con Castrovilli che calcia dal limite trovando una deviazione decisiva di un difensore. Sarà lo stesso centrocampista viola a firmare l’1-1 all’81' con un colpo di testa in tuffo sul cross tagliato di Terzic, che certifica il definitivo pareggio.
La Roma non riesce con il Sampdoria
La Roma non ha centrato la terza vittoria consecutiva e Mourinho non è riuscito a regalare ai tifosi giallorossi un Natale "felice". All’Olimpico, infatti, i capitolini non sono andati oltre l’1-1 contro una gagliarda Sampdoria. Gara, per lunghi tratti "bloccata", decisa nel finale dalle reti di Shomurodov prima e di Gabbiadini poi. Il tecnico portoghese, che ha recuperato El Shaarawy e il giovane Felix, ha riproposto in avvio lo stesso undici vincitore sabato sul campo dell’Atalanta. Nel 3-5-2 giallorosso, davanti a Rui Patricio spazio a Mancini, Smalling e Ibanez; in mediana Karsdorp, Veretout, Cristante, Mkhitaryan e Vina; con il duo Zaniolo, Abraham in avanti. D’Aversa, invece, ha dovuto rinunciare all’infortunato Audero tra i pali e all’ex di turno Verre. In porta quindi ha giocato Falcone. Poi, nel 4-4-2 blucerchiato, dal primo minuto, Bereszynski, Yoshida, Colley e Augello in difesa; Candreva, Ekdal, Silva e Askildsen a centrocampo; con la coppia Caputo, Gabbiadini in attacco. Il più pericolo all’inizio è stato Abraham. Al 3' ha ricevuto un bel pallone in profondità di Mkhitaryan ma ha calciato di destro in diagonale in modo impreciso, "graziando" Falcone, in uscita disperata. Lo stesso attaccante inglese ha colpito di testa al 36' da buona posizione ma ha mancato il bersaglio. Negli ultimi 5 minuti ci hanno provato, poi, Zaniolo e Mkhitaryan, con tiri da fuori area, ma con poca fortuna (il primo sbilenco, l’altro centrale). Nella ripresa, dopo appena un minuto, Abraham, già dolorante nella prima frzione, ha dovuto lasciare il campo: spazio a Felix, osannato dal pubblico romano. All’8' il primo squillo importnte del match, firmato Candreva. L’ex Lazio ha rubato palla a Smalling e ha calciato con violenza, centrando in pieno il palo. Poco dopo, al 17', è bravo Falcone: doppio intervento per lui, prima sul mancino da fuori area di Zaniolo, poi sul tap-in a botta sicura di Felix. A metà frazione lo Special One ha giocato il tutto per tutto. Fuori Vina e Veretout e dentro El Shaarawy e Shomurodov. Le mosse si sono rivelate indovinate e al 27' è arrivata la svolta del match: break in transizione di Smalling, palla in avanti ed ecco la caparbietà vincente dell’attaccante ex Genoa. Shomurodov ha vinto due, tre rimpalli e col destro ha battuto Falcone per l’1-0. Sembrava fatta per la Roma ma la Samp ha risposto alla grande: al 35', sugli sviluppi di un corner, Askildsen ha colpito di testa, il neo entrato Quagliarella ha rimesso in mezzo e Colley, col tap-in, ha colpito il palo. Sulla respinta il più lesto è stato Gabbiadini: rete dell’1-1 e quinto gol nelle ultime 5 gare per l'attaccante blucerchiato. Al 46' Mkhitaryan ha sbagliato il sinistro a girare dal limite, poi i liguri hanno ben controllato, chiudendo ogni varco. Termina così in parità il match dell’Olimpico.
Poker del Milan sull'Empoli 4-2
Il Milan si riscatta dopo la sconfitta nel big match con il Napoli superando per 4-2 l’Empoli al Castellani. Un successo che vale doppio vista la sconfitta casalinga proprio della squadra di Spalletti contro lo Spezia: rossoneri secondi da soli a +3 sugli azzurri. L’avvio di match è vivace e sono gli ospiti a passare per primi. Al 12' Saelemaekers mette dentro dalla sinistra per Giroud che fa da sponda per Kessié che, schierato nell’inedita posizione di trequartista, insacca di collo destro battendo Vicario per l’1-0 dei suoi. La risposta dei padroni di casa è però immediata e al 18' pareggiano i conti, quando Bajrami arriva di gran carriera dalla sinistra raccogliendo di prima intenzione un pallone vagante e infilando la sfera di controbalzo nell’angolino per l’1-1. I toscani giocano bene ma sono gli uomini di Pioli a passare nuovamente in vantaggio al 42' quando Kessié, servito in area da Saelemaekers, calcia di sinistro sul primo palo trovando impreparato Vicario che si fa passare la palla sotto le gambe per l’1-2. In pieno recupero, Vicario devia in angolo un destro da fuori di Saelemaekers. Dal corner si forma una mischia sulla quale arriva Romagnoli che da due passi non trova la zampata vincente. Si va dunque all’intervallo con il Diavolo avanti di misura. In avvio di ripresa i ragazzi di Andreazzoli sfiorano il pari quando Bajrami entra in area dalla sinistra, vince un rimpallo su Florenzi e scaglia una bordata di destro che si stampa contro la traversa a Maignan battuto. Al 18' gli ospiti calano il tris grazie a Florenzi, che su punizione batte Vicario sfruttando un movimento errato della barriera che spiana la strada all’ex giocatore della Roma per il 3-1. La sfida si chiude definitivamente al 24' quando il solito Saelemaekers mette in mezzo dalla sinistra trovando il francese che prima sfrutta un rimpallo sulla mano di Bandinelli e poi insacca con il sinistro per il 4-1. All’83, i locali si procurano un rigore assegnato per un fallo di mano in area di Bakayoko, sanzionato dopo il consulto con il Var. Dal dischetto, Pinamonti sigla la rete del definitivo 2-4. In pieno recupero c'è ancora tempo per una traversa dalla distanza di Romagnoli che sfiora il 5-2. Per il Milan arriva un successo che gli permette di chiudere il 2021 al secondo posto solitario a quota 42 punti e a 4 lunghezze dalla capolista Inter.
Napoli Spezia 0-1
l Napoli non chiude bene il 2021 e subisce un’altra inaspettata sconfitta casalinga, la terza consecutiva in campionato, contro un ottimo Spezia, che a sua volta ritrova la vittoria che mancava da sei turni. Termina 0-1 al "Maradona" ed è uno sfortunato autogol di Juan Jesus a decidere l’ultima partita per entrambe nell’anno e nel girone d’andata. Con questo ko interno contro i liguri, che fa il paio con quello della scorsa stagione, gli azzurri scivolano di nuovo al terzo posto, a tre punti dal Milan secondo e a sette dall’Inter capolista. Gli aquilotti portano a cinque le lunghezze di vantaggio sul terzultimo posto, Thiago Motta prova ad allontanare le voci di una panchina traballante ma resta ancora a forte rischio esonero. I ragazzi di Spalletti non approcciano al match con la veemenza vista tre giorni fa a San Siro contro il Milan e per lunghi tratti giocano sotto ritmo. L’unica occasione dei partenopei è il tiro strozzato sul primo palo di Politano che termina sull'esterno della rete e fa gridare al gol alcuni tifosi dall’altra curva. A passare in vantaggio, a sorpresa, è però la squadra ligure. Al 37', sugli sviluppi di un un calcio di punizione laterale battuto da Bastoni, sfortunato quanto maldestro tocco di Juan Jesus che nel tentativo di anticipare un avversario infila Ospina con l'autogol che porta avanti i liguri, di fatto senza aver mai tirato verso la porta per tutto il primo tempo. E’ veemente la reazione degli azzurri a inizio secondo tempo e già al 53' i padroni di casa si fanno sentire con il gol di Lozano che viene però annullato per un precedente fuorigioco di Politano che aveva servito l’assist. Passato lo spavento, lo Spezia risponde due minuti dopo con la giocata di Maggiore che libera Amian nel cuore dell’area: piedi ruvidi per il terzino destro che calcia alto quello che era un rigore in movimento. All’ora di gioco i gol annullati al Napoli diventano due, con Petagna che di testa trafigge Provedel ma lo fa dopo aver spinto a terra il suo avversario sotto gli occhi di Massimi. Incredibile occasione al 62' con il pasticcio tra Gyasi e Provedel che spalanca la porta a Lozano, il cui tiro però è troppo timido e trova il salvataggio disperato di Erlic che aveva schermato lo specchio. Il messicano prova a farsi perdonare dieci minuti dopo, ma il suo tiro dai sedici metri è troppo centrale. Forcing finale dei partenopei che sbattono contro la traversa colpita da Elmas nel recupero: il punteggio non cambia e arriva un’amara sconfitta tra i fischi.
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