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Mourinho regala a Felix le scarpe da 800 euro, poi parte la battuta razzista

Felix Afena-Gyan

La scorsa stagione Darboe, quest’anno Felix Afena-Gyan. Nei momenti di difficoltà la Roma si aggrappa ai suoi talenti scoperti in giro per il mondo. Il massimo comun denominatore resta lo stesso: l’Africa, ma le storie, poi, sono profondamente diverse. Quella recente, però, ha acceso i riflettori su Afena, ghanese di appena 18 anni arrivato alla fine dello scorso mercato di gennaio per appena 250 mila euro.

C'è chi lo paragona ad Eto'o

La doppietta che ha steso il Genoa ha attirato su di se le attenzioni di tanti. Il suo agente, per caratteristiche, lo ha paragonato addirittura ad Eto'o. Subito dopo la partita, invece, è stato Mourinho ad avere bellissime parole per lui. «Tecnicamente non è un fenomeno, ma la sua umiltà è rara da trovare nelle nuove generazioni. Mi sorprende anche la freddezza che ha davanti la porta. Il Ghana tra qualche anno avrà un grande giocatore in squadra», ha detto lo Special One.

La battuta infelice sulle banane

La doppietta, però, costa cara al portoghese che in settimana aveva promesso a Felix un paio di scarpe da 800 euro, di una nota firma della moda parigina, qualora avesse segnato. Detto fatto perché ogni promessa è debito per il tecnico che nel pomeriggio si è presentato con il regalo promessogli. Tutto documentato con un video postato sui social dal calciatore, salvo poi essere rimosso per una battuta infelice fuori campo di tono discriminatorio pronunciata da un collaboratore - "ce stanno le banane dentro" -, individuato sui social, dove le proteste sono divampate, in Vito Scala. Solo successivamente il filmato è stato reinserito ma modificato. Una gaffe  non cancella lo stratagemma adottato dallo Special One e al quale non è nuovo. Già all’Inter per spronare Maicon aveva promesso una settimana in più di ferie, mentre a Reguillon del Tottenham ha regalato un jamon iberico dopo una scommessa fatta.

Promosso in prima squadra

Questa è stata la volta di Felix e chissà che non ci scappi anche un caffè all’ex caposcout Simone Lo Schiavo che dopo tanti DVD visti individuò nel giovane dell’Eur Africa Academy un profilo interessante. Tanto al punto da segnalarlo a Morgan De Sanctis e farlo venire già a novembre di un anno fa a Trigoria per un primo provino. Test immediatamente superato e neanche qualche mese dopo acquistato da Tiago Pinto per superare la concorrenza di tanti club, tra cui il Milan. In Italia è arrivato grazie a Olivier Arthur, la sua agenzia in Italia ha portato anche Singo (Torino) e Abubakar (Sassuolo). Felix è solo l’ultimo e ora lascerà la Primavera per stare in pianta stabile con la prima squadra. «A Mourinho devo tutto» ha detto dopo la doppietta, ma non dimentica nemmeno la mamma, ancora in Ghana. Proprio la madre, resasi conto delle potenzialità del figlio, provò a mandarlo nella squadra più importante del paese, l’Asante Kotoko. All’epoca, però, non poteva esser preso in considerazione perché nella squadra in questione non c’erano le sezioni giovanili. Per avere la sua chance ha dovuto aspettare la segnalazione all’Eur Africa Academy. La sua storia poi la conoscono tutti: aspetta solo altre chance con la Roma e nel frattempo si gode il regalo di Mou.

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