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Torna la Nazionale di Mancini, Gravina: "Dare continuità alla vittoria dell'Europeo"

Torna la Nazionale e, con il campionato subito ai box dopo sole due giornate, si torna a respirare il profumo dell’azzurro. "La sensazione di grande positività che ha lasciato in noi la vittoria all’Europeo è molto viva: siamo chiamati a dare continuità a quel risultato e all’entusiasmo dei tifosi". Così il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ai microfoni di "Radio anch’io sport" su Rai Radio 1, parlando degli imminenti impegni dell’Italia di Mancini nelle qualificazioni a Qatar2022. "Quando si parla di Mondiali ho i brividi, la mente ci riporta alla mancata qualificazione del 2017 - ricorda il numero uno della Federcalcio - Il nostro campionato è appena ripartito, questo è il periodo più critico per le nostre nazionali ma oggi siamo quinti nel ranking Fifa rispetto al 21esimo posto di qualche tempo fa". "Purtroppo, aver saltato alcuni appuntamenti nel marzo di quest’anno, per definire il calendario di qualificazione ai prossimi Mondiali, ha generato uno slittamento. La Fifa ha inserito nel mese di settembre-ottobre una finestra aggiuntiva che ha un impatto devastante sui campionati nazionali", aggiunge Gravina.

"C'è un po' di confusione", ammette il presidente Figc, che considera legittime anche le proteste dei club: "Ci saranno situazioni contraddittorie, avremo giocatori che rientreranno alla notte, proprio alla vigilia di gare importanti". Il Tas di Losanna ha respinto il ricorso della Liga contro la decisione della Fifa di estendere di due giorni, e quindi aggiungendo un’altra giornata di gare, la finestra di settembre dedicata alle qualificazioni mondiali della Conmebol. Una finestra, ammette Gravina, "che sta generando disagi e qualche tensione. Qualche riflessione va fatta, sia con la Fifa che con la Uefa". Ricordato che la pandemia di Covid-19 ha fatto perdere circa 250mila tesserati tra i giovani, Gravina si dice soddisfatto del ritorno del pubblico negli stadi, anche se gli assembramenti paiono inevitabili: "Il pubblico è l'anima del nostro sport. Ci rassicura il fatto che ci sono i controlli per il green pass, i tifosi sono monitorati e questo ci fa stare più tranquilli. Dobbiamo lavorare per fare far capire quando siano importanti l’uso della mascherina ed il distanziamento, ma dobbiamo essere pragmatici: non è facile tenere a scacchiera l’entusiasmo dei tifosi, che a volte non è sempre governabile".

La riforma dei campionati professionistici resta all’ordine del giorno ("Serve un format più sostenibile da un punto di vista ecomomico e competitivo, un intervento mirato a livello di sistema paese per garantire la continuità aziendale, fulcro delle nostre preoccupazioni") nel suo 'governò, Giancarlo Antognoni potrebbe essere reclutato a breve nel Club Italia ("Ci siamo sentiti diverse volte, scambierò con lui alcune riflessioni e faremo le valutazioni più giuste"). Una riflessione anche su grandi campioni come Ronaldo e Lukaku che hanno lasciato la Serie A: "Il modello è la nostra nazionale, formata da campioni dal punto di vista tecnico e dalla capacità di stare insieme. Il calcio è un gioco di squadra e la capacità degli allenatori si esalta maggiormente rispetto al passato". ITALPRESS

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