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Europei, l'Italia soffre ma va ai quarti: battuta l'Austria 2-1 ai supplementari

L'esultanza dopo il gol di Pessina

L’Italia batte l'Austria 2-1 soffrendo e accede ai quarti di finale. A decidere la partita ai supplementari i gol di Chiesa e di Pessina. Kalajdzic spaventa gli azzurri nei minuti finali, ma è la squadra di Roberto Mancini a festeggiare dopo una partita trasformata dall'Austria in una guerra di trincea.

Venerdì prossimo gli azzurri affronteranno a Monaco di Baviera la vincente di Belgio-Portogallo che si gioca domani. Gli azzurri ringraziano stasera le riserve Chiesa, determinante al suo ingresso con un gol e tante salvifiche accelerazioni, e Pessina, anch'egli a rete da subentrante, e anche la Var che in un paio di occasioni si esprime a loro favore annullando un gol ed evitando un potenziale rigore per gli austriaci.

Si allunga anche la serie di partite utili consecutive, la squadra di Mancini fa 31 e batte quella di Pozzo, e il trend delle vittorie arrivate a 12, sebbene cada l'imbattibilità del portiere azzurro non prima di aver superato il primato di 1143 minuti di Dino Zoff. Ma nella notte di Wembley che è magica soprattutto per il risultato, non è questo che conta: l'importante per l'Italia del calcio è essere arrivata anche in questo torneo, come in quello del 2016, a far parte dell'aristocrazia delle 8 migliori d'Europa.

In avvio Mancini aveva rispettato le indicazioni date nei giorni scorsi: nel consueto 4-3-3 marchio di fabbrica della sua nazionale, in difesa Acerbi sostituiva l'infortunato capitano Chiellini come centrale e Di Lorenzo veniva confermato al posto del convalescente Florenzi sulla fascia destra. A centrocampo Verratti era preferito a Locatelli a formare il reparto con Jorginho e Barella. In avanti fuori da una sia pur minima discussione il tridente Berardi-Insigne-Immobile. Il ct degli austriaci, Franco Foda, aveva risposto uniformandosi alla filosofia della Red Bull che da quelle parti fa cassazione calcistica: e dunque modulo 4-1-4-1 con una ricerca ossessiva del pressing a rubare la palla nella costruzione del gioco avversario, e comunque squadra votata alla lotta e all'attacco, con un paio di individualità di rilievo: il celebrato Alaba sulla fascia sinistra, e l'indisponente ma efficace Arnautovic in attacco.

Tecnicamente, l'Italia era superiore e si vedeva: ma la capacità di raddoppiare e la marcatura sull'avversario, la disponibilità al sacrificio continua, facevano degli austriaci la squadra più complicata da affrontare di questo torneo. E così nel primo tempo si aveva una leggera supremazia nel possesso palla degli azzurri, una netta prevalenza al tiro (7-0) ma la sensazione che la squadra di Mancini potesse davvero passare la si aveva solo in un paio di occasioni: la prima al 17', quando Spinazzola, come da consuetudine personale, si beveva sulla fascia l'esterno destro avversario, Lainer, e metteva al centro un cross basso invitantissimo sul quale Barella colpiva di controbalzo: Bachmann si salvava d'istinto con una parata alla Garella di piede in controtempo. E poi al 32', quando un Immobile stufo di aspettare palloni giocabili che quasi mai arrivavano arretrava a giocare una palla in impostazione, poi si ritrovava a 30 metri dalla porta e faceva partire un gran pallone col destro: palo netto a portiere battuto.

Nella ripresa il piano inclinato della gara sembrava però essere cambiato: dopo 3 minuti arrivava un campanello d'allarme per gli azzurri perchè in una prolungata azione di Arnautovic mandava in difficoltà Bonucci e compagni, e due minuti dopo una punizione dal limite di Alaba (traversa sfiorata) ribadiva che l'Austria era viva e completamente in partita. E infatti al 16 un trio di Sabitzer deviato da Bonucci creava un pericolo a Donnarumma, prima che un altro botta di Arnautovic chiamasse in causa il portiere azzurro ancora una volta. E al 19', su assist di testa di Alaba, Arnautovic ancora di testa beffava Donnarumma, prima che il controllo alla Var chiarisse che l'attaccante austriaco era in fuorigioco.

Mancini correva ai ripari: fuori Verratti e Barella, dentro Locatelli e Pessina che infatti dialogavano tra loro e producevano il primo tiro azzurro nella ripresa (fuori di poco la botta del centrocampista del Sassuolo). Ancora un rischio per l'Italia arrivava al 28' per un intervento da penalty di Pessina su Laimar, sanato però dalla Var che individuava un fuorigioco nell'azione austriaca. Allora il ct azzurro provava un altro correttivo doppio: Chiesa e Belotti al posto di Berardi e Immobile, ma l'equilibrio non si spezzava e si finiva ineluttabilmente ai supplementari. Dove Chiesa, imbeccato da Spinazzola dopo 4 minuti, dopo un controllo avventuroso realizzava da due passi un gol fondamentale. E allo scadere del primo tempo supplementare arrivava il raddoppio di Pessina di sinistro dopo un'azione. Saltano le marcature, e rischiano di saltare anche le coronarie dei tifosi azzurri perchè al 114' l'altra riserva Kalajdzaic in tuffo di testa riapriva la partita per gli austriaci. Ma era troppo tardi per cambiare il senso della serata.

La partita minuto per minuto

Finita, Italia ai quarti di finale

119’ chiesa ad un passo dal 3-1, palla salvata quasi sulla linea di porta

117’ minuti di sofferenza per gli azzurri.

114' Segna di testa Kalajdzic, abile a beffare gli azzurri con una bella capocciata sotto porta

114’ gol Austria

109’ azione travolgente di Di Lorenzo, conclusione però a lato.

107’ esce Insigne dentro Cristante

Inizia il secondo tempo supplementare.

....

Fine primo tempo supplementare

105' Azione rocambolesca in area austriaca e Pessina la risolve con caparbietà e mette in ghiaccio la qualificazione agli ottavi.

105’ gollll Italia con Pessina.

104’ gran punizione di Insigne, palla diretta all’angolino, miracolo del portiere austriaco.

98’ Sostituzione Austria: esce Marko Arnautović, entra Sasa Kalajdzic.

95' Grande aggancio di Chiesa che stoppa in area dopo una gran palla di Spinazzola, controlla e tira in porta per la rete del vantaggio.

95’ gooolll Italia con Chiesa.

Si riparte

....

Finiti i 90 minuti regolamentari. Si va ai supplementari

90’ 5 minuti di recupero.

87’ scorrono i minuti, ci avviciniamo agli extra time.

84’ fuori Immobile e Berardi, dentro Belotti e Chiesa.

83’ Clamorosa occasione Italia, Spinazzola per Berardi che in mezza rovesciata non riesce ad inquadrare la porta.

81’ Soffre ora l’Italia, Austria che spinge forte.

79’ Italia che prova a smarcare Insigne ma il napoletano non riesce ad essere incisivo.

72’ Locatelli a giro, palla che esce di poco. L’Italia reagisce dopo un grande brivido.

70' Doppio cambio per l'Italia: Locatelli per Verratti, Pessina per Barella.

67' Taylor annulla il vantaggio di Arnautovic, che aveva beffato con un colpo di testa Donnarumma sul suggerimento di Alaba.

66' Var in corso

65’ GOL AUSTRIA: ARNAUTOVIC

62’ Che brivido per l’Italia, Sabitzer ci prova dalla distanza e complice una deviazione per poco la palla non pesca l’angolino.

56’ Italia che torna a spingere, Austria ben messa in campo.

51’ Punizione pericolosa Austria, palla che gira ma sorvola la traversa. Ha calciato Alaba

49' Arnautovic semina il panico nell'area azzurra ma non trova la porta.

48' Immobile ci prova ma il suo destro si infrange contro il muro austriaco.

Comincia il secondo tempo.

.......

45' Finisce un primo tempo difficile per gli azzurri. Gli austriaci chiudono tutti gli spazi, soprattutto sulle fasce ma la squadra di Mancini sfiora il gol con Immobile e Barella.

43’ Spinazzola con il sinistro, palla deviata in angolo

36’ Calcio di punizione per l'Austria, punito un presunto fallo di Verratti. Sulla battuta di Alaba respinge la retroguardia azzurra. Intanto un calciatore dell’Austria a terra

33’ clamorosa occasione per gli azzurri, gran tiro di Immobile e palla che colpisce in pieno il palo

32’ L'Italia insiste nella manovra offensiva ma manca precisione nell'ultimo passaggio

25’ Italia che spinge maggiormente, angolo mal sfruttato degli azzurri

19’ Bella giocata in profondità di Sabitzer per Arnautovic, destro dell'attaccante alto sopra la traversa.

17’ clamorosa occasione per l’Italia, va al tiro Barella, si salva il portiere austriaco

13’ ritmi poco vibranti, gara al momento molto tattica. Italia che si affida a lunghi mancu

10’ Brutto controllo di Alaba, l'Italia può ripartire ma non ne nasce nulla di interessante.

5’:  Italia che inizia a spingere, Austria che si difende

2' cartellino giallo per Marko Arnautovic, autore di un fallo su Barella.

1'minuto: alle ore 21 inizia la partita

***

In palio per gli Azzurri, oltre il passaggio del turno, la possibilità di gettare la maschera e accreditarsi definitivamente come una delle più serie pretendenti per il titolo continentale. L’Italia, qualificata come prima del girone con tre vittorie, approda a Londra con l’intenzione di prolungare la striscia di imbattibilità che va avanti da 30 partite e superare così il record fissato dal ct Vittorio Pozzo tra il 1935 e il 1939. Una vittoria inoltre che, senza reti subìte, permetterebbe agli Azzurri anche di abbattere lo storico primato di inviolabilità, 1.143 minuti, scavato nella roccia dal portiere Dino Zoff tra il 1972 e il 1974. L’Austria guidata dal ct Foda invece si gode il risultato raggiunto, ad oggi il miglior piazzamento mai ottenuto dai biancorossi in competizioni internazionali, e confida nel sogno di scrivere un nuovo capitolo della sua storia calcistica.

A livello di formazioni stasera il ct Mancini manda in campo a Wembley la squadra tipo con il 4-3-3: in porta Donnarumma, al centro Bonucci farà coppia con Acerbi, in fascia ancora Di Lorenzo per non accelerare il recupero di Florenzi, dall’altra parte Spinazzola. In mediana spazio a Barella, Jorginho e a Verratti che superato l’infortunio si è ripreso il suo posto a scapito di Locatelli. Davanti confermato il tridente Berardi-Immobile-Insigne che finora si è dimostrato affidabile e ricco di soluzioni offensive.

Gli Austriaci guidati dall’allenatore Foda si presenteranno invece con un 4-1-4-1, con Alaba nuovamente in difesa nonostante le richieste di giocare più avanti e Grillitsch regista basso. Nel mezzo Laimer, Schlager, Sabitzer e Baumgartner a sostegno dell’unica punta Arnautovic, vecchia conoscenza del calcio italiano con voglia di rivalsa. In occasione degli ottavi sarà la 38esima sfida tra Italia e Austria, proiettando la nazionale biancorossa nella top 3 delle squadre più affrontate dagli Azzurri nella storia dopo Svizzera e Francia. Nei 37 precedenti il bilancio italiano è positivo e recita 17 vittorie, 8 pareggi e 12 sconfitte, con 49 gol fatti e 56 subiti.

L’ultima delusione sportiva risale a più di 60 anni fa, al 23 marzo 1958, quando l’Italia perse in amichevole a Vienna per 3 a 2. Il primo incrocio ufficiale è invece datato 1934, quando il calcio era praticamente un altro sport e la seconda guerra mondiale incombeva all’orizzonte: finì 1-0 per gli Azzurri. Il più recente invece è targato 2008, in amichevole: pareggio 2-2

Nizza, a segno Gilardino e autogol di Ozcan. Per quanto riguarda le competizioni internazionali agli Europei non c'è nessun precedente storico mentre ai Mondiali invece ci furono quattro incontri, tutti a nostro favore. Il primo nel 1934 e poi in Argentina nel 1978, quando le due squadre si incontrarono durante la seconda fase a gruppi e la partita venne decisa da un gol di Paolo Rossi. Ma lo scontro rimasto nella memoria è quello di Italia '90: la Nazionale guidata da Azeglio Vicini battè gli austriaci all’Olimpico di Roma con un gol di testa di Schillaci, in quello che fu il 'suò mondiale prima della delusione ai rigori in semifinale. Infine c'è la Coppa del Mondo 1998 in Francia, sempre ai gironi: finì 2-1 per gli Azzurri, in rete Baggio e Vieri con gli austriaci eliminati dalla competizione.

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