Una bella Lazio batte 3-1 lo Zenit, con doppietta del sempre micidiale Immobile, tre gol in due partite da quando è tornato dopo il Covid e il balletto dei tamponi, ed è ora a pochi centimetri dal passaggio agli ottavi di finale di Champions.
A due turni dalla fine della fase a giorni ha quattro punti sul Bruges, e gliene basteranno quindi due, tra Dortmund e la sfida dell’Olimpico contro i belgi, per superare il turno. Intanto oggi il divario avrebbe potuto essere più pesante se i biancocelesti fossero stati più precisi, e anche freddi, sotto porta e se Kerzhakov non si fosse superato con alcune parate decisive. Così la prova di questa sera conforta Simone Inzaghi, che vorrebbe vincere il girone compiere quindi un’impresa, visto che la Lazio soltanto nell’edizione del 1999-2000 ha superato il primo turno della massima competizione europea, che in quella stagione avrebbe anche potuto vincere, o almeno arrivare in finale, se non avesse trovato sulla sua strada il Valencia di Hector Cuper, 'stregone' che in Spagna ebbe il massimo fulgore. Venendo a oggi, Inzaghi conferma Reina e lo spagnolo mette insieme 174 presenze in Europa, terzo dietro solo a Cristiano Ronaldo e Casillas. In difesa non viene rischiato Luiz Felipe e gioca quindi Hoedt mentre in mediana l’unica novità rispetto a Crotone è la presenza di Marusic al posto di Fares. Si rivedono in Champions Lazzari, Immobile e Luis Alberto, indisponibili a San Pietroburgo e anche contro il Bruges causa Covid-19.
Nello Zenit torna dopo 40 giorni di assenza Malcom, brasiliano, che fu vicino alla Roma targata Monchi. Per la Lazio la partita si mette subito in discesa: dopo nemmeno tre minuti, Immobile al primo pallone toccato va in gol e sblocca la partita con una bella girata da fuori area trovando una traiettoria perfetta. L’assist era stato di Lucas Leiva. Il raddoppio arriva al 22' ancora con un gol dalla distanza. È Parolo a segnare da oltre 25 metri con un rasoterra preciso che si infila alla destra di Kerzhakov. Bravo nella circostanza Correa ad attirare le attenzioni dei difensori russi prima di servire il passaggio al compagno, lasciato libero di prendere la mira e calciare. Per parolo, 35 anni, è il primo gol in Champions. Però lo Zenit trova la forza di reagire quasi subito, andando a segno al 25' con Dzyuba, abile a stoppare un cross a centroarea, avere la meglio su Acerbi e calciare di sinistro. Correa, con la sua tecnica e agilità, continua a mettere in crisi la difesa dello Zenit per il resto del tempo, e sforna assist a ripetizione, che però Luis Alberto, Parolo e Lazzari non trasformano in altre reti, grazie anche agli interventi di Kerkhazov.
Nella ripresa la musica non cambia, e non a caso è proprio il 'Tucu' a innescare Lazzari, che pesca Immobile in area. l'attaccante è steso da Barrios ed è rigore, trasformato dalla Scarpa d’Oro. A quel punto lo Zenit, già poco efficace, sembra non crederci più e la Lazio potrebbe dilagare se avesse più cattiveria e se non trovasse sulla propria strada ancora l'ottimo portiere avversario. Così alla fine è 3-1, mentre da Dortmund arriva la bella notizia del successo del Borussia: il Bruges è dietro 4 punti e gli ottavi di finale sono più vicini. Per lo Zenit invece è già finita: al massimo, e non sarà facile, potrà aspirare ad un posto in Europa League. ANSA
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