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Buffon vicino al ritorno alla Juventus: un anno da secondo, poi sarà dirigente

Gianluigi Buffon

Per il momento è soltanto una idea, ma con buone probabilità che si concretizzi. A dodici mesi dall’addio, dopo 17 anni, per Gigi Buffon si stanno per riaprire le porte della Juventus. «Mai avremmo pensato a un’eventualità di questo tipo - ammette il suo agente, Silvano Martina - vediamo quello che succede». La proposta, insomma, c'è, anche se manca ancora l’accordo. Bisogna prima di tutto trovare una squadra a Perin, che vuole giocare di più, ma, dopo la stagione del portiere al Psg, i presupposti per il gran ritorno ci sono tutti.

L’ex capitano non si limiterebbe al ruolo di vice-Szczesny, che nell’ultima stagione ne ha raccolto l’eredità. La sua esperienza, il suo carisma, sarebbero un grande sostegno per il tecnico Sarri. Senza contare quel futuro da dirigente che il presidente Andrea Agnelli gli ha sempre assicurato. «Ha 41 anni ma sta ancora bene, gli piace giocare, mettersi alla prova», dice del numero uno Martina, allontanando per il momento l'ipotesi della scrivania.

Nessun super ingaggio, tra Buffon e la Juventus non è questo che conta. «Sono stupidaggini, se va in porto è una operazione simpatica - taglia corto l’agente - Però deve crescere la pancia, prima di partorire il bambino...». I tifosi bianconeri sognano il lieto evento, che permetterebbe a Buffon di inseguire il record di presenze in serie A di Paolo Maldini. Il terzino ex Milan è sceso in campo 647 volte, Buffon si è fermato a 640 per colpa di un infortunio alla coscia. Chissà che ora non riesca a riprendersi quello che aveva perso per strada. «La Juve è una famiglia. La mia famiglia. E io non smetterò mai di amarla, ringraziarla e chiamarla casa», aveva detto un anno fa lasciando quella maglia - una «seconda pelle» - che ora sta per indossare di nuovo. (ANSA).

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