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Juventus è festa scudetto, poker del Napoli all'Inter. Si infiamma la lotta nella zona retrocessione

Juventus soccer team celebrate at the end of the italian Serie A soccer match Juventus FC vs Atalanta BC at the Allianz Stadium in Turin, Italy, 19 May 2019 ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

Un altro pareggio casalingo, per la Juve, nella serata dei saluti ad Allegri e Barzagli e della cerimonia di consegna della coppa per l’ottavo scudetto consecutivo; un punto d’oro per l’Atalanta che resta al terzo posto con l’Inter e si giocherà la Champions nell’ultima partita, anche se la vittoria avrebbe dato a Gasperini un enorme vantaggio nello sprint finale verso la coppa più prestigiosa.

Aria di festa bianconera con malinconia, allo Stadium, per l'addio di Allegri e il ritiro di Andrea Barzagli, con la fascia da capitano per l’ultima partita della carriera in casa. Tanti tifosi, ultrà compresi, spesso non hanno risparmiato critiche, a dispetto degli 11 trofei vinti in cinque anni, al tecnico livornese, ma questa sera l’atteggiamento non può essere quello del saluto, pazienza se più d’uno lo fa con un pò di ipocrisia: "Grazie di tutto», intona la curva sud.

Tutto lo stadio applaude e Allegri, commosso un’altra, restituisce e applaude a sua volta. C'è la grande curiosità di novità per il dopo-Allegri ma il vicepresidente Nevded chiede tempo: "Non abbiamo fretta", dice. C'è anche Buffon a vedere la partita, anche per lui valanghe di applausi e cori. Di fronte però c''è l’Atalanta che ha appena perso la Coppa Italia e non vuole lasciarsi sfuggire l’altro grande obiettivo, la Champions. Non ha mai perso con la Juve quest’anno, anzi l’ha fatta piangere, sbattendola fuori dalla Coppa Italia ai quarti di finale.

Forse un punto questa sera potrebbe bastarle, ma con la Juve distratta l’occasione è troppo ghiotta, tanto più che Zapata ai bianconeri in questa stagione ha segnato ben 4 gol. C'è Ronaldo che non demorde nell’inseguimento a Quagliarella, oggi a secco, ma CR7 sparacchia altissimo il primo pallone dopo una bella azione di Cuadrado. Poi di testa manderà fuori. Zapata prova a rovinare l’ultima recita allo Stadium di Barzagli, ma il suo sinistro incrociato lambisce il palo. Ma già all’8' i bergamaschi erano andati vicinissimi al gol, con traversa di Hateboer.

L’Atalanta passa al 33'con Ilicic, su un’azione di calcio d’angolo e tacco al volo di Masiello, lasciando di stucco Bonucci, Matuidi e Pjanic. Ancora un intermezzo di emozioni, al 15' st mentre la partita scorre verso il finale con l’Atalanta attenta a conservare il vantaggi: esce, proprio al minuto 15, Andrea Barzagli, il 15 bianconero: in curva spunta lo striscione"Grazie campione", la 'roccia' bianconera con gli occhi ludici saluta. La Juve senza troppa convinzione, cerca il pareggio, ma è l’Atalanta a sfiorare il raddoppio con una punizione di Ilicic (25') schiaffeggiata sopra la traversa da Szczesny. Ma i bianconeri in campionato non hanno mai perso e non vogliono farlo all’ultima partita: ci pensa Manduzkic, al ritorno al gol in campionato dopo 5 mesi (35') in scivolata, facendo passare il pallone ra le gambe di Gollini.

L’Atalanta cerca di rilanciarsi: Zapata impegna Szczesny, poi un gran sinistro di Bernardeschi impegna Gollini. Al 92' Zapata serve un delizioso assist a De Roon, ma l'olandese spreca tutto. Un minuto dopo Bernadeschi stende a centrocampo Barrow: rosso diretto per il toscano, la Juve finisce in 10. Ronaldo, premiato prima della partita come miglior giocatore della serie A, fa cilecca, l’Atalanta si conferma imbattibile per i bianconeri.

Poker e festa del Napoli al San Paolo. A farne le spese l’Inter, sconfitta per 4-1. Doppietta di Fabian Ruiz e gol di Mertens e Zielinski per i partenopei; inutile nel finale il sigillo dal dischetto di Icardi, entrato in campo dopo l'intervallo. I nerazzurri sono ora a quota 66, con il Milan a un punto (65) e la Roma a tre lunghezze (63). Nell’ultima gara l'Inter ospita a San Siro l’Empoli, più che mai in lotta per la salvezza.

Il Milan stende il Frosinone dopo un primo tempo di sofferenza e continua a sognare la Champions e le vittorie di Empoli e Parma infiammano la lotta salvezza (la Fiorentina rischia grosso) e chiariscono la zona Europa League. Il Torino fa harakiri e quindi resta senza coppa mentre si qualifica con un turno di anticipo la Roma. Diventa rovente intano la volata salvezza in cui restano coinvolte Fiorentina e Bologna a 40 punti (l'Udinese è salva perchè è in vantaggio con tutti negli scontri diretti), Empoli a 38 e Genoa a 37.

Il Parma si salva battendo la Fiorentina che invece si trova impelagata fino ai 90' finali. Nell’ipotesi infatti che l’Empoli vinca in casa dell’Inter (che potrebbe già essere matematicamente in Champions), retrocede chi perde nello scontro diretto Fiorentina-Genoa (ai viola basta anche un pari), a meno che il Bologna non soccomba nei suoi due scontri con Lazio e Napoli: in questo caso retrocederebbero gli emiliani che sono in svantaggio col Genoa. In caso di tre squadre a 40 punti sta messa peggio la Fiorentina.

 

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