Dopo cinque stagioni con altrettanti scudetti vinti, 11 trofei e due Champions League solo sfiorate, Massimiliano Allegri lascia la Juventus. Oggi la tanto attesa conferenza stampa della società, alla presenza delle più alte cariche juventine, dell'allenatore e della squadra.
"Sono qui per celebrare Massimiliano Allegri, un allenatore che ha fatto da solo la storia della Juventus": così il presidente bianconero, Andrea Agnelli introduce la conferenza stampa congiunta con il tecnico che lascerà il club a fine stagione dopo 5 anni e altrettanti scudetti.
"Credo di poter dire che è stata la decisione più sofferta da quando sono alla guida della società", ha poi detto. Il numero uno bianconero sottolinea che si è trattato di una scelta della società, per quanto consensuale. "Tutti quanti sono utili, ma nessuno è indispensabile, da me ai magazzinieri - spiega -. La storia della Juventus deve sempre essere più grande di ogni persona".
Agnelli ha poi precisato ai giornalisti presenti che non avrebbe risposto a possibili domande sul nuovo allenatore bianconero.
"È arrivato il momento per lasciarsi nel migliori dei modi. Lascio una società solida, con un gruppo di giocatori straordinari", ha poi detto Massimiliano Allegri. Il tecnico è apparso commosso. A salutarlo l'intera squadra.
"Ringrazio il presidente e i ragazzi per quello che hanno fatto e mi hanno dato, quelli di quest'anno e tutti gli altri - ha detto -. Ci siamo tolti tante soddisfazioni, lascio una squadra vincente che ha le potenzialità per ripetersi in Italia e fare un grande Champions. Quest'anno purtroppo non siamo riusciti ad arrivare in fondo in Europa. Abbiamo discusso e ho espresso il mio parere sul bene della Juventus per il futuro, la società ha fatto le proprie considerazioni e ha fatto le proprie scelte".
"Questo non cambia nulla - ha precisato -, i rapporti con la società sono e restano ottimi".
"Ora abbiamo due cose da festeggiare allo Stadium: lo scudetto e l'addio di Barzagli, che lascia. Deve essere una bellissima serata in cui festeggiare cinque anni straordinari".
"Io non ho chiesto anni di contratto, rivoluzioni, giocatori. Non ne abbiamo mai parlato, non ci siamo nemmeno arrivati. E' arrivato il tempo giusto per dividersi. Sono contento ed emozionato, ma ora dobbiamo festeggiare. La Juventus ripartirà l'anno prossimo nel migliore dei modi".
Infine, un cenno sul futuro. "Magari una pausa mi farebbe anche bene, poi a metà luglio magari avrò voglia di lavorare. Avrò la serenità di valutare le situazioni proposte e - conclude - valuterò, altrimenti prenderò un anno più lungo dedicandomi del tempo".
Una maglia con la scritta "history alone" e il numero 5, come gli scudetti vinti sulla panchina della Juventus in altrettanti campionati, è il regalo che il presidente Andrea Agnelli ha consegnato al tecnico nella conferenza stampa dopo l'ufficializzazione dell'addio.
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