Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Sannino martella la difesa

CATANIA. Dalla poltrona nella stanza dei bottoni nella Lega di Serie A, al fianco di Galliani e Lotito, all'anonimato nella Lega di serie B. Il Catania perde anche questa partita, che non ha riflessi sulla classifica, ma è una significativa cartina di tornasole. Nell'elezione per il rinnovo del Consiglio direttivo ci sono altri club altrettanto prestigiosi, ma non la società rossazzurra che fino a pochi mesi fa era rappresentata dal suo presidente Nino Pulvirenti. Un presenza tra i grandi del calcio italiano che il Catania si era conquistato passo dopo passo, grazie all'opera di tessitura di Pietro Lo Monaco, nei primi anni delegato dal suo presidente, che - dopo la rottura con il suo braccio destro - aveva voluto partecipare in prima persona.

Un dato, invece, positivo è dato dalla classifica degli... spettatori. Almeno in questa particolare graduatoria il club etneo è secondo con i 15.883 presenti in occasione della partita interna con il Lanciano, prima di campionato, subito dopo il Bari (21.463) e prima del Perugia, con 12.953. Dato poco significativo, dopo appena tre giornate, ma il cui trend sarà un riferimento per evidenziare l'andamento delle pretendenti alla promozione. E al «Massimino» la prova del nove sarà domani pomeriggio con la sfida contro il Modena. Si parte dallo zoccolo duro dei 10.000 abbonati, ai quali si aggiungeranno coloro che hanno metabolizzato la delusione per un inizio così stentato.

Giuseppe Sannino, intanto, sta correndo ai ripari. Ha annunciato che non farà rivoluzioni, anche per non delegittimare l'operato del suo predecessore, Maurizio Pellegrino, che certo non ha peccato nell'impegno, ma ha cominciato a «curare» i vari reparti. Nell'allenamento di ieri la difesa è stata tenuta particolarmente d'occhio e sottoposta a esercitazioni tattiche intense. Sette reti in tre partite non sono un fardello compatibile con le ambizioni di una squadra che deve risalire subito e, che alla vigilia, sembrava dovesse ammazzare il campionato. Alcune considerazioni da fare riguardano la non continuità del portiere: tre utilizzati in altrettante partite, da Terrracciano a Frison fino ad Anania, che stava per essere l'eroe di Perugia.

A proposito: Anania confermato titolare perché Frison per problemi muscolari salterà i due prossimi incontri. In panchina andrà il giovanissimo Giuseppe Ficara, 19 anni, già aggregato alla prima squadra dallo scorso campionato. Determinanti anche nella scarsa permeabilità della difesa le prestazioni nettamente al di sotto delle loro potenzialità di Peruzzi e, soprattutto, di Spolli che hanno responsabilità diretta su almeno 6 dei sette gol subiti. Maggiore attenzione e concentrazione, quindi, in difesa, ma anche maggior collegamento tra un reparto e l'altro.

Caricamento commenti

Commenta la notizia