
PALERMO. I prepensionamenti alla Regione potrebbero fermarsi alla fine del prossimo anno. Il governo nazionale sarebbe pronto a impugnare la norma che permette l’esodo (con uno sconto sul taglio dell’assegno) entro il 2020. Da Roma piovono anche altre contestazioni sulla riforma approvata in Sicilia e Palazzo d’Orleans dovrà preparare un carteggio per difendere la riforma appena approvata.
In assenza del Commissario dello Stato, il consiglio dei ministri può impugnare la Finanziaria entro 60 giorni dall’approvazione. E per questo motivo martedì vari dirigenti regionali sono stati convocati a Roma a Palazzo Vidoni: Patrizia Monterosso e Giulio Guagliano (Palazzo d’Orleans), Luciana Giammanco (Personale), Rosolino Greco (Fondo Pensioni), Anna Rosa Corsello (Lavoro) e Alessandro Ferrara (Attività produttive). A loro il governo ha contestato almeno tre punti della riforma delle pensioni. Il primo riguarda gli esuberi: la riforma Fornero ha previsto i prepensionamenti solo se agganciati a una preventiva individuazione del personale in eccesso. La legge siciliana inverte invece il principio: prima scatta l’esodo e successivamente si individueranno gli esuberi, se ce ne sono fra il personale rimasto in servizio.
11 Commenti
pippo
23/05/2015 07:15
Ma possibile che a Palermo non hanno ancora capito che il tempo dei privilegi è finito? Roma lo ha detto chiaro; bisogna adeguarsi alle leggi nazionali. Soldi non c'è ne sono e il tempo degli sprechi è finito.
franco
23/05/2015 17:54
Non hai capito nulla. Informati prima di parlare a vanvera...
Totò
24/05/2015 09:05
È fin troppo facile criticare, ma, nel momento in cui ci si permette di entrare, nel merito della discussione, è doveroso conoscere l'argomento che stai trattando. O no? Purtroppo tutto questo è accaduto, per la presunzione e l'arroganza del Sig. Baccei. Tutto il mondo sapeva che prima di ogni cosa, era necessaria, da parte della Giunta di governo, la dichiarazione di esubero del personale. Ora invece, si corre per riparare qualcosa che da subito, e, nata male. In tutto questo, il sindacato dov'era? Fino a l'ultimo, hanno sperato sulla pantomima creata da Crocetta di, portare la discussione sul tavolo del l'Aran. Risultato zero, abbiamo assistito a un tira e molla inutile, dove non c'è stata neanche, 1 proposta credibile, ne dal punto di vista del contratto, ne sulle pensioni, è, servito solo a perdere tempo prezioso. Il 20 marzo tutte le sigle sindacali, dovevano scendere in piazza, invece, vi siete divisi, facendovi infonocchiare dal presidente, con la proposta che a l'Aran, si sarebbe trovata, la soluzione, e, sul contratto scaduto da 10 anni, e, sulle pensioni. Penso che, allo sciopero del 20 marzo, tutte le sigle sindacali, scendevano in piazza compatte, non credo che avrebbero potuto fare, quello che è sotto gli occhi di tutti. Quanto meno la domanda se la dovevano porre. Il sindacato ha dimostrato la sua debolezza, non ha avuto senso scendere in piazza il 29 Aprile, alla vigilia del voto a l'A.R.S. L'Assessore Baccei, approfittando della spaccatura del sindacato, perseverando e con la sua arroganza, dichiarava che se, la norma veniva cambiata, minacciava le dimissioni. Se invece tutta la materia che riguardava il personale, fosse stata trattata nei tempi, e nei modi diversi, sicuramente non avremmo subito l'ennesima umiliazione.
dino
27/05/2015 07:58
Sig.Pippo lei non e' ben informato. Tutta questa manovra e' un bluff. Non ci saranno economie ne' ci sono privilegi da abbattere. I veri provilegi sono gli stipendi dei deputati e del personale dell'ARS.
Gaspare Barraco
23/05/2015 07:16
Nello Stato si è aperta la finestra del prepensionamento con la circolare Madia fino al 31.12.16 con la preFornero per i casi di esuberi. In Sicilia vi sono gli esuberi di personale?Davvero in Sicilia non vi sono esuberi di personale? Allora Crocetta e Giletti a Raiuno di cosa parlavano? Crocetta in quella trasmissione ha detto che tutto questo personale era lì quando è arrivato lui. E poi, il paragone con i 5000 dipendenti della Lombardia perché lo fanno sempre? Cav.Ing.Gaspare Barraco.Marsala.
Sicilianu
23/05/2015 07:55
In Sicilia gli esuberi ci sono, certo, e sono congeguenza delle comode scelte politiche dei padri e dei nonni politici del ragazzo di Firenze. Mentre il Nord veniva sostenuto con massicci finanziamenti alle aziende in difficoltà che così potevano mantenere il personale in esubero al sud si perpetrò un crimine politico. Fu industrialmente desertificato e per lucrare sul voto di scambio si iniziò ad assumere nel pubblico! Lo fece Roma (avete dimenticato le Poste, le Ferrovie, la scuola?) e lo fece La Regione. Tutti questi soldi al sud poi, visto il deserto industriale del meridione alimentarono il mercato domestico arricchendo chi? Ma il Nord! Chi altri? Adesso scoprono l'acqua calda ma i Siciliani invece di cantargliela la verità preferiscono come sempre servire il Sovrano di turno!
mauro
23/05/2015 13:35
Bravooo
ottone
23/05/2015 16:18
Analisi pertinente. Basti confrontare la voce "cassa per il mezzogiorno" sulla "Enciclopedia del diritto" ed. Giuffre' degli anni '70
filippo
23/05/2015 08:00
Ma possibile che in Sicilia la classe dirigente risulti sempre e fortemente criticata...e non mi riferisco alla politica... non sarebbe il "tempo" di provveddere alla loro rottamazione!!!
Antonio
23/05/2015 08:15
Da ex impiegato statale io dico che sarebbe ora di smetterla che l'Italia nostra abbia figli e figliastri, di smetterla di riconoscere " diritti acquisiti" ai soliti privilegiati e negare quelli più elementari a gente che ha lavorato 40 anni da vincitori di concorso per poi vedrersi trattato da cittadino di serie B sol perché non protetto da qualche " onorevole "! Basta, ma basta davvero!
Antonio
23/05/2015 08:25
Caro Barraco di Marsala, abbiamo abbondantemente capito che lei è Cav.Ing. E che prossimamente sarà commendatore, ma lo risparmi ai poveri lettori di questo giornale! Insomma, un po' di modestia non ha mai fatto male a nessuno!
Vincenzo
23/05/2015 10:00
Che male c'è ad essere cav.ing.? io sono comm.grand.uff.arch. !
arturo
23/05/2015 08:38
A Roma lo hanno già capito che il tempo dei gattopardi è finito e non sgangeranno un euro se non ci sarà una vera politica di tagli soprattutto alla costosissima macchina regionale.
Giuseppe
23/05/2015 18:51
Invece sei tu che non hai capito che Roma ci affamerà a tutti. Tu per primo. Ma dimmi un po di dici la politica che fanno a Roma???
Steve
23/05/2015 15:24
Ma scusate Renzi non aveva mandato Baccei? Ho capito è stato un flop!
ottone
23/05/2015 16:38
A parte il fatto che la Regione ha competenza legislativa esclusiva in materia, il trattamento previdenziale dei regionali e' PARI a quello statale dal 1986 ( quasi 30 anni!). Per gli assunti prima e' stato conservato il retributivo col vecchio sistema (più favorevole) maturato fino al 2003 mentre dal 2004 si applica il sistema contributivo. Per tale personale che oggi ha superato i 62 anni e 40 anni di contributi Bacci propone un taglio della pensione che colpisce anche la quota retributiva per una percentuale superiore al 10-15%. Ma se avessero operato tale scelta nel 2003 invece che oggi avrei avuto il tempo di attivare in 12 anni una pensione integrativa. Qui si fanno le riforme a danno di pochi ma non si toccano di 1 euro quelle già erogate. A SEGUIRE BACCEI con la pensione sul solo stipendiale prenderei la stessa pensione di un collega in quiescenza da 20 anni!! Una cosa è eliminare i privilegi, altro farlo con misure eque e proporzionate.
franco
23/05/2015 16:50
Il problema e' che stanno facendo passare un falso per giustificare un illecito nei confronti dei dipendenti regionali.
giovanni
23/05/2015 17:05
Hai spiegato bene la nostra situazione , ma tutti fanno finta che questo adeguamento in Sicilia non è mai stato attuato e ci penalizzano una seconda volta.
Gaspare Barraco
23/05/2015 21:26
Antonio e Vincenzo lo faccio per sollecitare a scrivere facendosi riconoscere e non da anonimi. Perché scrivete da anonimi? Ingegnere e Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana, non sono segni di potere e ricchezza. Se fossero segni di potere e ricchezza allora sarebbe un' altra cosa. Gaspare. Marsala.
24/05/2015 08:14
Durante la discussione sulla Finanziaria, un noto deputato del Partito Democratico domandò al Governo regionale, "... e se Roma impuna questa Finanziaria ?" Il plenipotenziario di Renzi, A. Baccei, rassicurò tutti con una frase lapdiaria ." Mi dimetterei immediatamente". Bene, conosciamo il parlare a vanvera di certi onorevoli ed assessori, ma -se Roma impugnerà la legge- sia di parola e si dimetta subito.