PALERMO. La giunta Crocetta ha approvato ieri sera il bilancio. Dopo la pubblicazione della delibera, entro 48 ore, il documento contabile sarà trasmesso all'Assemblea regionale. Il governo è riuscito a coprire il buco da 3,2 miliardi grazie agli impegni assunti dallo Stato anche se mancano le ratifiche formali. In commissione Bilancio dell'Ars è gia depositata la finanziaria il cui esame era stato sospeso in attesa della trasmissione del bilancio.
La riforma delle Province non è stata approvata e anche i tagli agli stipendi di sindaci e consiglieri comunali sono stati bloccati dall’Ars ma il governo Crocetta ha inserito ugualmente i risparmi previsti nel bilancio varato ieri sera in giunta. Gli enti locali faranno subito i conti con 18 milioni in meno.
"Il bilancio è in equilibrio e nella finanziaria ci sono tagli a sprechi e riduzione di spesa. Ora spetta all'Assemblea, confido nel senso di responsabilità da parte di tutti. In caso contrario, i siciliani sapranno benissimo con chi prendersela per avere remato contro la Sicilia". Lo dice il presidente della Regione, Rosario Crocetta, a proposito della manovra economico-finanziaria e ragionando dopo la debacle sulla riforma delle Province.
MENO FONDI PER ISTRUZIONE E CULTURA. Nell'allegato 1 al bilancio sono previsti tagli alla spesa rispetto all'anno scorso: gli Enti per il diritto allo studio universitario riceveranno 2,5 mln in meno, 800 mila euro in meno per i Consorzi universitari. Azzerati al momento alcune voci come il buono scuola, i fondi per gli enti ecclesiastici, il museo di Arte moderna, l'Istituto per la conservazione del patrimonio storico e linguistico, il fondo per il cinema. L'Ente sviluppo agricolo 'perde' 1,2 mln, 700 mila euro il taglio per l'Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive (Irsap). Meno fondi anche per i teatri: 1,7 mln in meno al Bellini di Catania, un milione il taglio per Oss e la fondazione teatro Massimo di Palermo, 300 mila euro quello per il Vittorio Emanuele di Messina. Meno fondi anche alle associazioni antiracket e per le vittime di mafia, 110 mila euro in meno per i consultori.
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