
PALERMO. Il taglio per i teatri siciliani sarà di 6 milioni e 784 mila euro. Anche se una parte dei contributi recuperati, 5 milioni, sarà messa a bando dalla Regione. Ma per concorrere bisognerà aver prima tagliato tutti i contratti integrativi interni e aver registrato incassi non inferiori ai finanziamenti ottenuti negli anni scorsi.
Eccola la rivoluzione per il mondo dello spettacolo, messa nera su bianco in un articolo della Finanziaria appena depositata e nell’unica tabella che indica finanziamenti. Qualche esempio, lo Stabile di Catania scenderà da un milione e 870 mila euro ricevuti nel 2014 a un milione e 646 mila euro. Il Bellini passa da 14 milioni e 708 mila euro a 13 milioni e 90 mila. La Fondazione Teatro Massimo di Palermo perde 962 mila e passa dagli 8 milioni e 14 mila euro ricevuti l’anno scorso ai 7 milioni e 52 mila euro previsti in questa Finanziaria. Il Brass Group scende da 300 mila a 264 mila euro. Il Biondo scende dai 3 milioni e 8 mila euro dell’anno scorso ai due milioni e 647 mila euro previsti adesso.
TaoArte perde 84 mila euro, e 82 mila in meno anche all’Inda di Siracusa. Le Orestiadi di Gibellina avranno 43 mila euro in meno. I soldi recuperati vanno a creare il Fondo Unico regionale per lo spettacolo «al quale potranno accedere tutti gli enti e gli organismi, sia pubblici che privati, del mondo dello spettacolo». A patto però che «abbiano sede legale in Sicilia da almeno tre anni». Le percentuali di ripartizione fra i settori lirico-sinfonico, prosa, musica e danza verranno determinati con delibera della giunta.
Ma è già deciso che per accedere al Fondo gli enti dovranno prima tagliare tutti i costosi contratti integrativi aziendali e dovranno dimostrare che i loro incassi sono almeno in linea con «l’ammontare dei contributi pubblici a qualunque titolo ricevuti».
Infine «il rapporto tra personale amministrativo e personale totale non deve essere superiore al 40% nel 2015, al 35% nel 2016 e al 30% dal 2017 in poi». L'obiettivo del governo, anche per il mondo dello spettacolo, è «il taglio strutturale dei costi del personale».
La Finanziaria indica infine altri tagli per un milione e 790 mila euro che non verranno recuperati in alcun modo. Azzerati i capitoli un tempo destinati ai contributi ai teatri privati (1,1 milioni), all associazioni concertistiche (495 mila euro), alle associazioni bandistiche (45 mila euro), ai teatri a gestione cooperativa (71 mila euro), all’Opera dei Pupi (36 mila euro) e quelli destinati alla stipula di convenzioni con organismi di distribuzione nazionale (38 mila euro).
A tutte queste realtà verrà destinata una quota «non inferiore al 60%» del Fondo unico regionale per lo spettacolo.
6 Commenti
ferdinando
26/03/2015 12:07
Questi politici al posto del cervello nn so cosa abbiano. tagliano sui beni culturali tutto l'inverso di quello che fanno all'estero se potessi tutti i beni della Sicilia li porterei a londra o in altri paesi esteri li si che apprezzano questi beni invece i nostri politici nn gliene frega un bel niente al nord l'arena la sfruttano x tutto e fanno un fiume di soldi noi cn lo spettacolare teatro che abbiamo a Siracusa abbiamo entrate che nn puoi pagare qualche ristrutturazione dello stesso
salvatore
05/04/2015 11:00
anche io porterei i nostri beni all`estero pero`il personale lo lascerei in Itali,perche all`estero quel tipo di personale lo manderebbero subito a casa.
Antonio
26/03/2015 15:29
Ma se tu, governo siciliano , Crocetta , continui a tagliare anno dopo anno , cosa vuoi che rimanga ? Cenere , fumo , miseria, ignoranza, delinquenza, mafia. Più tagli , più passi indietro si fanno.
Dario
26/03/2015 15:37
E mi pare logico! I soldi per mantenere quei parassiti dei PIP,LSU, formatori e forestali dove li trovano? Semplice! Tagliando fondi alla cultura, all'istruzione e alla sanità.Che bella impresa!
Maurizio
26/03/2015 16:26
I palermitani si dovrebbero pagare i loro teatri e le loro clientele con i loro soldi... e non con i soldi di tutti i siciliani.
Melo
27/03/2015 10:45
Gli altri teatri siciliani non hanno clientele? estendi il tuo geniale commento a tutta la Sicilia!
Maurizio
27/03/2015 11:56
Idem anche per gli altri teatri siciliani... che se li paghino con i loro soldi..... Non esiste solo Palermo.... o Catania....
ferdinando
27/03/2015 13:54
Magari si pagasserro i beni cultirali cn i soldi dei siciliani il problema è che i soldi dei siciliani vanno nelle tasche dei politici nn spesi x i beni culturali dunque inizia a pensare se è meglio spenderli x la cultura o far diventare ancora piu ricca la classe politica che ci ritroviamo, e poi se vuole qualche info se venissero sfruttati come è giusto che sia i teatri musei etc etc noteresti che x mantenersi nn hanno bisogno dei nostri soldi vedi londra che x creare bosness vuole affittarsi i Bronzi di Riace e questo le fa capire tutto
pablo
29/03/2015 10:02
Bisognerebbe rivedere gli organici. Non è possibile che all orchestra sinfonica gli amministrativi superino gli orchestrali.
giova
26/03/2015 17:56
e l'orchestra sinfonica dov'è finito? annientata?!
Els
27/03/2015 19:43
Speriamo proprio di no
gela75
29/03/2015 13:59
Tagli di qua tagli di là, tranne che nelle indennità!!! Certo è bello fare i conti nelle tasche di lavoratori che sudano per mettere su pranzo o cena.