PALERMO. Dopo i rilievi della Ragioneria generale dello Stato, l’ultima parola sul bilancio regionale il governo la dirà domani, quando si riunirà il consiglio dei ministri. Intanto l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, minimizza ma la Cisl avverte: «A rischio gli stipendi di 50 mila persone». Al telefono Baccei è sereno, non teme la tagliola del governo sul bilancio con cui la Regione deve arrivare al 30 aprile, quello con cui garantire stipendi e trasferimenti agli enti locali. È il suo bilancio, quello per cui è stato mandato a Palermo.
Da Roma le osservazioni mosse riguardano la copertura di alcune spese, in particolare precari e forestali che insieme costano oltre mezzo miliardo di euro. «Già venerdì abbiamo parlato con Roma - spiega Baccei - , abbiamo mandato le nostre controdeduzioni. Si è trattato solo di un equivoco». Un lungo giro di telefonate, fra via Notarbartolo e Roma. «Abbiamo già chiarito tutto, le poste inserite con cui dare copertura per quattro mesi erano state interpretate come relative a tutto l’anno. In quel caso non ci sarebbe stata davvero copertura. Ma abbiamo spiegato come stanno le cose, anche domani (oggi per chi legge, ndr) saremo di nuovo al lavoro per fugare ogni dubbio».
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