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Mancano le ostetriche nei reparti degli ospedali siciliani, via libera ai concorsi

Dall'assessorato regionale alla Salute spiegano che la rete prevede una ottimale riorganizzazione dei reparti in base al territorio e che saranno previsti anche posti adeguati per gli ostetrici

PALERMO. Mancano le ostetriche nei reparti degli ospedali siciliani. Così il collegio professionale chiede che anche nell'Isola siano presenti, oltre che in sala parto, anche nei reparti. Dall'assessorato regionale alla Salute spiegano che con la nuova rete ospedaliera saranno previste anche le ostetriche e ci saranno concorsi anche per loro.
Il presidente del collegio di Palermo, Elio Lo Presti, lancia l'allerta: «Abbiamo un livello record di disoccupazione mentre ci sarebbe bisogno di tantissimi ostetrici». Nel capoluogo un quinto dei professionisti è disoccupato o ha un'occupazione precaria. «Sono dati preoccupanti che devono far riflettere» spiega Lo Presti che sottolinea: «Ci sono modelli organizzativi da rivedere. In Ginecologia o in Neonatologia è previsto dalle norme che siano presenti anche in corsia le ostetriche perchè il loro ruolo non si esaurisce in sala parto. Ma devono garantire l'assistenza alle donne partorienti. Mentre in Sicilia questa figura è sostituita da altri, come gli infermieri, che così non possono dedicarsi totalmente alla loro funzione».
Il collegio professionale fa notare che, a parte rare eccezioni, mancano le ostetriche nei reparti. A Palermo ci sono 318 iscritti. Quelli che lavorano come dipendenti di strutture sanitarie sono 236 di cui 161 con contratto a tempo indeterminato nel sistema sanitario nazionale, 75 negli ospedali privati, 5 come liberi professionisti. Poi ci sono 37 precari e 22 in attesa di prima occupazione. Mentre in Sicilia gli ostetrici sono più di 1400.

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