ROMA. E' doveroso indagare sulle ong che fanno soccorso davanti alle acque libiche. Non tutti sono filantropi. E la politica deve dare ai magistrati in prima linea gli strumenti per uscire dall'impasse che ha bloccato l'azione investigativa: dagli ufficiali di polizia giudiziaria imbarcati a bordo delle navi, alla possibilità di intercettare le richieste di aiuto che partono da cellulari satellitari, alla chiarezza sui finanziamenti.
Davanti alla commissione Difesa del Senato, il procuratore della Repubblica di Catania, Carmelo Zuccaro, mantiene il punto dopo le polemiche seguite alla sua denuncia di possibili legami tra trafficanti e le organizzazioni umanitarie che intervengono sempre più massicciamente in mare: avevano solo una nave nel 2014, ora sono 13. In attesa della valutazione da parte del Csm, Zuccaro incassa l''assoluzione' del ministro della Giustizia, Andrea Orlando: "Non mi pare le sue parole - ha detto il Guardasigilli - configurino un illecito disciplinare che giustificherebbe un intervento del ministero".
INDAGINI BLOCCATE - Il pm di Catania, in una lunga audizione durata oltre tre ore, confermando che l'intervento immediato delle navi umanitarie ha bloccato il contrasto: "Siamo in una fase - lamenta - in cui non riusciamo più a svolgere l'attività investigativa: non possiamo intercettare i 'facilitatori' nè i telefonini satellitari e raccogliere gli elementi probatori necessari". Da settembre si registra poi questa nuova modalità di traffico, con le navi ong che avanzano il fronte dell'azione, prestano il soccorso e accompagnano i migranti in Italia. "Ciò - spiega - ha comportato che i trafficanti hanno potuto usare barche di pessima qualità, scegliendo tra gli stessi passeggeri chi mettere ai comandi conseguendo la certezza dell'impunità".
CHI FINANZIA LE ONG? - Zuccaro punta il dito sui finanziamenti delle ong. Nel mirino non ci sono realtà consolidate come Medici senza frontiere e Save the children, ma altre "di recente fondazione", che sembrano godere di ingenti risorse economiche. Come Moas, ad esempio, che mantiene addirittura due droni ed un aereo. Chi li paga? E perchè? "Il fine di solidarietà - sostiene - è tra i più nobili. Ma in questo caso vi sono interessi in gioco non solo di chi viene salvato", e tra il personale di queste organizzazioni vi sono figure "non proprio collimabili con quelle dei filantropi". Tra i finanziatori, notizie di stampa, non confermate, hanno parlato nei giorni scorsi anche del magnate George Soros, che oggi è stato ricevuto a Palazzo Chigi dal premier Paolo Gentiloni.
ITALIA NON PUO' ACCOGLIERE TUTTI - Sono in gioco, sottolinea il procuratore, gli interessi del Paese. "Il numero di persone che cercano di arrivare qui - ricorda - è esploso nel 2017 e la maggior parte non ha diritto all'asilo. L'Italia non può ospitare tutti i migranti economici". Tra le ipotesi anche quella che chi finanzia le ong abbia "interessi a manovre di speculazione internazionale. Ho il dovere di dire che questa possibilità esiste e va esplorata. Non posso formulare accuse, lo farò se avrò le prove ma ora non le ho". Altro elemento che giustifica, a parere di Zuccaro, il contrasto ai flussi illegali è l'"appetito" delle mafie che intercettano "il denaro erogato per l'accoglienza". E la presidente dell'Antimafia, Rosy Bindi, ha convocato il pm in commissione per riferire sul tema.
SALVINI, NESSUNO IMBAVAGLI ZUCCARO - Sempre acceso lo scontro politico. "Spero - ha osservato il segretario della Lega Nord Matteo Salvini - che nessuno imbavagli il procuratore Zuccaro e che si vada avanti sino in fondo nella ricerca della verità. Lui dice che non possiamo accogliere tutti: gli batto le mani". Renato Brunetta (Fi) ha invitato il Governo ad intervenire per fare chiarezza sui finanziamenti alle ong e ad utilizzare i servizi segreti. Per Edoardo Patriarca (Pd) "non ci sono prove che le ong abbiano rapporti con i trafficanti" e "destra e M5s hanno interesse a utilizzare in modo strumentale le parole del procuratore". Nicola Fratoianni (Si) chiede invece al Governo "se e come intenda sostenere e tutelare l'attività meritoria delle Ong nel Mediterraneo".
CSM. Il Comitato di presidenza del Csm comunicherà domani la propria valutazione sul caso del procuratore di Catania Carmelo Zuccaro. A quanto si apprende, si va verso un'istruttoria, anche con audizioni e acquisizioni di atti e documenti, per approfondire le parole sui rapporti fra ong e trafficanti di migranti. Ma il Csm non aprirà una pratica per valutare se esistano o meno i presupposti per un trasferimento per incompatibilità ex art.2. La richiesta di una pratica a tutela avanzata dal consigliere laico Gianettin sarà inviata alla prima commissione. Ci sarà una nuova riunione del Comitato di presidenza sull'argomento durante la mattina. La decisione verrà poi illustrata al plenum e ci sarà spazio per un eventuale dibattito, come sollecitato oggi da alcuni consiglieri. Il plenum inizierà alle 10.15.
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