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Grasso difende le Ong: determinanti
Accuse politicamente strumentali

FIESOLE. "Sono certo, anche per la mia lunga esperienza personale, che la magistratura e le forze di polizia faranno piena luce su eventuali opacità e che proveranno e puniranno i reati che siano stati eventualmente commessi. Questo avvenga però nel rispetto rigoroso delle regole e della riservatezza necessaria a garantire il successo delle indagini".

Lo ha detto a proposito del caso Ong il presidente del Senato Pietro Grasso aprendo i lavori di 'The State of the Union', appuntamento sull'Europa organizzato dall'Istituto universitario europeo.

"Le organizzazioni non governative hanno avuto un ruolo determinante, in stretta sinergia con le tante istituzioni centrali e territoriali, nel sistema europeo e italiano del soccorso e dell'accoglienza", ha aggiunto il presidente del Senato, sottolineando che le ong "hanno svolto sostanzialmente una funzione pubblica a favore dell'Unione, garantendo servizi che avrebbero dovuto essere semmai assicurati da interventi istituzionali di carattere europeo".

"Credo sia sbagliato e ingeneroso associarsi ad accuse generiche, congetturali e politicamente strumentali - ha aggiunto - Credo che la prima urgenza sia abbandonare le logiche emergenziali che finora hanno prevalso in Europa. Non si tratta di crisi temporanee, passeggere. Non ricorrono emergenze. Si dispiegano gli effetti di fenomeni strutturali di lungo periodo che non si possono "risolvere" ma "governare" con strategie meditate, condivise, solidali e rispettose della dignità umana".

"A proposito dei flussi di profughi in fuga da guerre e da persecuzioni, io non mi stanco di ripetere che salvare e accogliere chi è in pericolo e riconoscere a chi ne ha diritto la protezione internazionale non sono gesti di liberalità, non sono manifestazioni di generosità. Sono obblighi morali, giuridici e internazionali. Io sono orgoglioso di quello che l'Italia ha fatto in questi anni".

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