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Regione, fuori 233 forestali condannati
per possesso di armi ed esplosivo

Crocetta: "Stiamo facendo pulizia e liberando la Regione da gente pericolosa"

PALERMO. Espulsi dalla Regione altri 233 forestali condannati per possesso di armi ed esplosivo. Una nuova direttiva del presidente della Regione al dipartimento del Lavoro della Regione che vieterà l'avvio al lavoro per 233 dipendenti già condannati per detenzione di armi o esplosivo, spesso in aggiunta a tanti altri reati.

"Il numero delle persone per le quali scatterà il divieto di avvio al lavoro e la conseguente cancellazione dagli elenchi - si legge in una nota -, è destinato a  crescere quando arriveranno anche i dati della provincia di Palermo".

I forestali che verranno cancellati dagli elenchi sono così distribuiti nelle varie province: Trapani: 1, Enna 14, Messina 60, Ragusa 12, Siracusa 12, Agrigento 39, Catania 95.

“La misura - dice Crocetta - trova legittimità intanto nello spirito della legislazione che prevede il possesso dei requisiti morali per tutti coloro che devono lavorare con la pubblica amministrazione, ma più specificamente in diversi articoli di legge, che vietano la possibilità di intrattenere rapporti con coloro che sono stati condannati per tali tipologie di reati".

E ancora: "Stiamo facendo pulizia e liberando la Regione da gente pericolosa e in particolare, – continua il presidente della Regione - per quanto riguarda il settore dei boschi, trovo veramente allucinante che vengano affidati a persone socialmente pericolose che vanno in giro con armi ed esplosivo. Stiamo accuratamente verificando gli elenchi insieme al dipartimento al Lavoro, man mano che ci vengono mandati. L'azione di trasparenza e moralizzazione sarà incisiva e profonda e riguarderà
– conclude Crocetta - altri soggetti illegittimamente assunti”.

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