Omaggio a Ninni Vaccarella. A un mese dalla sua scomparsa, la Targa Florio, gara che vinse tre volte a bordo della sua Ferrari, sarà dedicata a lui. “Ninni quest'anno non sarà con noi - afferma Angelo Pizzuto – è il primo anno, da quando sono presidente dell'ACI, che non è qui alla conferenza stampa di presentazione della corsa. Una grande perdita, mio maestro da sempre”.
Di origini madonite, Vaccarella conosceva come le sue tasche il circuito delle Madonie. Preside, professore e grande corridore. Un mito. “Raccontava sempre di aver vinto – spiega lo scrittore Salvatore Requirez - meno Targa Florio di quante, in realtà, ne avrebbe potute vincere”. Nel 1967 fu costretto al ritiro al secondo giro per un banale incidente, nel tornante del bivio per Piano Battaglia, nei pressi di Collesano.
"Fu una grande amarezza – raccontò all'epoca, il pilota siciliano - Mai nessun altro ritiro fu tanto amaro e sofferto”. L'incidente gli fece perdere una gara già vinta. In pochi però conoscono la storia della Targa del 1963. “Quell'anno Vaccarella guidava una Ferrari – spiega Requirez – Aveva stabilito il miglior tempo in prova, era più veloce dei suoi compagni”. Qualcuno, però, fece notare alla direzione di gara che era sprovvisto di patente. ”Gli fu impedito di correre, la Ferrari quell'anno non vinse”.
Nel video le interviste a Requirez e Pizzuto.
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