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Inter, a Mancini torna il sorriso: "Ma per l'Europa è difficile"

MILANO. Mancini sorride. Dopo la rabbia per l'arbitraggio nel derby, il tecnico nerazzurro torna a festeggiare un successo addirittura contro la Roma, seconda forza del campionato e rivale storica per un allenatore dal passato biancoceleste. Finalmente Mancini comincia a raccogliere i frutti del suo lavoro, anche se la strada per poter allentare la tensione è ancora lunga. «È stata una partita buona contro la Roma, una delle squadre più forti del campionato. Abbiamo giocato e sofferto, i giallorossi hanno qualità importanti ma alla fine abbiamo vinto noi. La Roma ha iniziato con una formazione molto offensiva, poi ce la siamo giocata a viso aperto, è stata una bella partita. L'Europa? Siamo lontani, pesano i 4 punti persi con Parma e Cesena, i rimpianti ci sono. Questa settimana, con tre partite, sarà però importante», racconta l'allenatore nerazzurro. Dopotutto da una parte c'è l'Inter che vede il pass per l'Europa League lontano all'orizzonte, dall'altra una Roma che ha ricoperto il ruolo di antagonista della Juventus. Due realtà molto distanti, ma stasera a San Siro il divario è stato colmato dall'agonismo. «Abbiamo sbagliato più in fase realizzativa - spiga Mancini - che in fase difensiva. Sono poche le occasioni che abbiamo subito. La difesa? Sono cresciuti tutti, se perdessimo meno palle in uscita?.». Il riferimento, ovviamente, è all'errore nel disimpegno di Ranocchia. Ma per fortuna dell'Inter il gol di Nainggolan ha solo posticipato di qualche minuto la festa. E il tecnico ha buone parole per tutti. «Shaqiri, Podolski e Kovacic, che è stato straordinario, hanno rimesso sui binari questa partita, sono entrati benissimo. Loro tre hanno ridato verve alla squadra che stava soffrendo. Icardi? Grande lo è già, ma può diventare un grandissimo. Ha sbagliato occasioni incredibili, ma non demorde e poi ha trovato il gol vittoria». L'argentino è ormai ad un passo dalla firma sul rinnovo di contratto. Icardi sta bene a Milano e vuole restare all'Inter. Lo dichiara lui stesso, dopo aver esultato sotto la Curva Nord per il gol vittoria, il numero 17 della stagione. «Io rimarrò l'anno prossimo, ho tre anni di contratto e voglio stare all'Inter, con la mia gente. Questo è un momento importante della stagione, stiamo facendo quello che ci chiede il mister. Vincerle tutte e sette? Magari, è quello che vogliamo tutti. La società farà il meglio per portare giocatori e creare un'Inter vincente». Di umore opposto Garcia. «Siamo stati sfortunati nel primo tempo con il palo di Ibarbo e nel secondo tempo abbiamo giocato da Roma con la voglia di vincere. Non posso dire nulla sullo spirito di squadra. Il pareggio forse sarebbe stato più logico, la partita è stata buona e i ragazzi devono ora alzare la testa», afferma amareggiato il tecnico giallorosso dopo la gara. E le due facce della Roma si sono viste soprattutto con la sostituzione di Totti, perchè senza il capitano la squadra è riuscita a farsi più pericolosa. «Ho fatto la scelta di sostituirlo - racconta Garcia -, ma ogni giocatore è importante per la rosa. Non c'è tempo per soffermarsi su questa sconfitta perchè tra poco si rigioca». Mercoledì c'è il Sassuolo e un secondo posto da tenersi stretto.

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