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Rina Falsone e Laura Spiteri, anime dell’Hammam: «Che bello il sorriso luminoso dei clienti»

Benessere e relax , un percorso di serenità

Rina Falsone e Laura Spiteri, mamma e figlia, conducono  a Palermo l'Hammam, un'azienda conosciuta ed apprezzata  che vanta ormai un ventennio di attività. «Abbiamo superato crisi e cadute - spiegano -  abbiamo attraversato due anni terribili di pandemia, ma siamo sempre riuscite a rialzarci, a volte con fatica, altre volte con inquietudine e apprensione, ma non ci siamo mai sognate di mollare».
Avete avuto un percorso di successo nell'ambito del settore benessere.  Ci sono state difficoltà, da donne, nel raggiungere i risultati che poi avete ottenuto?
«In quanto donne non abbiamo avuto particolari difficoltà nel portare a termine il nostro progetto,  di certo abbiamo dovuto superare grandi scogli dovuti alla complessità di attuazione, ma nel nostro caso l’essere donne non ci ha impedito di elaborarlo e portarlo a compimento secondo i nostri programmi iniziali».
Ci sono degli episodi professionali simpatici in cui l'attestato di stima è arrivato quando meno ve lo aspettavate?
«Ci sono stati tanti episodi simpatici che i nostri ospiti ci hanno esternato in tutti questi anni, ricordiamo con simpatia e gratitudine un cliente appagato ed euforico che dopo un rilassante pomeriggio all’Hammam dichiarò che avrebbe fatto una raccolta firme per far edificare la nostra statua davanti al teatro Politeama. Ricordandolo ridiamo ancora oggi...».
La carriera ha comportato sacrifici e rinunce. C'è qualcosa che non rifareste?
«La carriera ha comportato inenarrabili sacrifici e tantissime rinunce, ma è stata una scelta consapevole, e quindi tutte le responsabilità che ne sono conseguite ce le siamo assunte per intero. Rifaremmo esattamente lo stesso percorso di vent’anni fa, ma col senno di poi aggiusteremmo un po' il tiro cambiando qualche punto e modificando qualche virgola, giusto per semplificarci un po' la vita».
Quanto pensate sia importante la famiglia nella vostra vita e nel percorso professionale?
«La famiglia ricopre un ruolo di fondamentale importanza, e nella vita e nel percorso professionale ci ha incoraggiate e sostenute quando, a volte, le forze rallentavano e il sole si nascondeva dietro grossi nuvoloni scuri».
Oggi avete un ruolo prestigioso. È un'altra importante sfida...
«Abbiamo sempre preferito lavorare dietro le quinte, l”apparire” non fa parte del nostro modus vivendi, preferiamo dare al soggetto “Hammam” tutti i lustrini  per il suo prezioso abito da sera e vederlo sfilare in passerella mentre noi, nel retroscena, muoviamo i fili e manovriamo le macchine».
Il settore del benessere è estremamente versatile e, allo stesso tempo, complesso. Quali le prossime sfide?
«È vero. Per questo è necessario mettersi sempre in gioco e raccogliere proposte, consigli, suggerimenti e tendenze, per stare sempre al passo ed evitare di cadere nell’oblio del quieto vivere».
Cosa la gratifica di più nel suo impegno quotidiano?
«Vedere arrivare le persone con un viso stanco e cupo e poi vederle andar via qualche ora dopo con un luminoso sorriso».
Ritenete che fare carriera oggi per una donna sia più semplice di qualche anno fa?
«Far carriera per una donna oggi è di certo più semplice di qualche anno fa, ma c’è ancora molta strada da fare, ed è tutta in salita».
Parliamo del privato. Quali le vostre passioni?
«I libri, le piante, i viaggi».
Quanto riuscite a dedicare al tempo libero?
«L’Hammam ci lascia ben poco spazio per il tempo libero: la domenica e il mese di agosto, e quindi spesso optiamo per concederci un po' di meritato riposo o qualche svago all'aria aperta».
Cosa fareste domani che non avete potuto fare... ieri?
«Tutte quelle che non abbiamo fatto...».
Infine, un consiglio alle giovani donne che desiderano intraprendere la vostra attività?
«Non mollate mai! È questa la carta vincente».

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