Lunedì 23 Dicembre 2024

"Il nostro orgoglio al massimo", anche Tiziano Ferro al fianco di Arcigay Palermo

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Arcigay a Palermo compie 40 anni ma nessun festeggiamento dal vivo sarà possibile a causa della pandemia di coronavirus. Tutto si sposta online, compresi gli interventi di personalità note e del tessuto attivo che tra gli auguri di buon compleanno si schierano in sostegno dell'associazione promuovendo la raccolta fondi “Il nostro orgoglio al Massimo”. “Ci sono tantissime persone che soffrono e hanno tantissimo bisogno di supporto: ci pensa Arcigay Palermo”. Così il cantautore Tiziano Ferro chiama al dono in favore di uno spazio sicuro che non può e non deve chiudere i battenti: nel 40esimo anniversario dalla nascita di Arcigay a Palermo si mobilitano attivisti e attiviste, volontari e volontarie ma anche personalità del mondo della politica come Laura Boldrini e Monica Cirinnà, volti noti del panorama  musicale come Tiziano Ferro e dello spettacolo come I Sansoni che attraverso dei brevi video augurano buon compleanno all'associazione e si schierano in sostegno della raccolta fondi “Il nostro orgoglio al Massimo”. I video sono condivisi sui canali social di Arcigay Palermo oltre che attraverso i canali ufficiali di chi ha voluto sostenere la raccolta fondi che avrebbe dovuto essere sviluppata soprattutto nel corso di incontri, attività e celebrazioni ma che a causa della pandemia è stata trasformata in un'esperienza di attivismo online. “Abbiamo spostato sulle piattaforme online il racconto collettivo del lavoro di Arcigay con la voce delle persone che hanno attraversato gli spazi dell'associazione - spiega Marco Ghezzi, presidente di Arcigay Palermo – persone a cui in qualche modo Arcigay ha dato voce negli ultimi 40 anni aprendo spazi ai diritti di tutte e tutti: adesso è Arcigay, per la prima volta, a chiedere aiuto”. Non avendo potuto organizzare eventi di autofinanziamento la sede di Arcigay Palermo è a rischio: è a rischio la casa di tante persone che nelle Officine Arcobaleno “Giuseppina Cacciatore” possono essere sé stesse. È a rischio la sede di La Migration, sportello di sostegno legale e psicologico di Arcigay Palermo che aiuta le persone migranti Lgbt+ nell'iter di richiesta di protezione internazionale, ma anche la sede di test rapidi, anonimi e gratuiti per Hiv e altre infezioni sessualmente trasmissibili (oltre 5mila negli ultimi tre anni). Questo è anche il luogo in cui si svolgono gratuitamente formazione e counseling oltre a incontri politico-assembleari e momenti di socialità e aggregazione. Tra le altre attività in corso alle Officine Arcobaleno c’è l’allestimento di una biblioteca, l’unico archivio storico Lgbt+ in Sicilia, che oggi conta già seicento volumi. Non soltanto il canone d'affitto e le utenze del piccolo ma importante spazio in via Rosa alla Gioiamia, alle spalle della Cattedrale: con i fondi recuperati si andrà a finanziare anche un importante progetto dedicato alle scuole, che spesso sono luoghi di discriminazione e disagio come emerge da uno studio di Arcigay stessa e avvalorato dai ricercatori dell'Università di Milano Bicocca, che registra tendenze suicide in un adolescente Lgbt su 4 e depressione su due adolescenti su 4. Dati che in relazione alle persone trans si raddoppiano: a pensare di porre fine alla propria esistenza sono due adolescenti trans su 4. “Riceviamo molte richieste di interventi nelle scuole, soprattutto da parte di studenti ma spesso anche da dirigenti e insegnanti – dice Ghezzi – il più delle volte accade però quando già il bullismo di matrice omotransfobica è radicato e si sono verificati episodi violenti e preoccupanti. L'intenzione è quindi di strutturare un Gruppo Scuola in Arcigay coinvolgendo insegnanti, studenti e attivisti che vogliono mettersi a disposizione per le attività nelle scuole”.

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