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Un giorno di digiuno per un carcere più umano: adesioni in Sicilia, c'è anche Cuffaro

Un giorno di digiuno per una carcerazione più umana. L'iniziativa nelle ultime ore sta coinvolgendo alcuni esponenti politici. Fra queste la responsabile per i diritti umani della Dc, Eleonora Gazziano che spiega: “Nelle ultime 12 ore sono stata contattata dal padre di Roberto il ragazzo che al carcere Pagliarelli di Palermo ha tentato di suicidarsi per tutte le volte che le sue richieste lecite sono state disattese, e da Salvina una delle molte madri col cuore dilaniato dalla sofferenza per il proprio figlio, un ragazzo detenuto in Sicilia per omicidio. L’amnistia e l’indulto sono le loro richieste, ed io purtroppo mi sento talmente impotente da ritenere che l’unica azione giusta sia aderire al digiuno di dialogo intrapreso da Rita Bernardini già da oltre 20 giorni. Digiunerò per 24 ore a partire dalla mezzanotte di oggi ed invito tutti cittadine e cittadini, candidati e non, a farlo”.

La scelta è stata condivisa anche dal commissario regionale del partito, Totò Cuffaro, che digiunerà dalla mezzanotte di oggi, 8 settembre, a quella di domani. "Mi associo all'appello della responsabile per i diritti umani della Dc, Eleonora Gazziano, e digiunerò per 24 ore perché possa esserci una carcerazione più umana e perché possano essere salvaguardati i diritti di tutti i detenuti", dichiara Cuffaro.

La richiesta di Rita Bernardini, in sciopero della fame dal 16 agosto, già ieri era stata raccolta da alcuni candidati siciliani. I primi che hanno aderito allo sciopero della fame a staffetta, per un giorno intero, sono stati i Dem Gaetano Cutrufo e Antonio Nicita di Siracusa, Fabio Venezia e Stefania Marino di Enna, Emiliano Abramo di Catania, Nello Di Pasquale di Ragusa. 

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