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Nascerà a Carini il nuovo ospedale Ismett, Musumeci: "Riferimento anche per il Nord Africa"

Sorgerà a Carini, vicino a Palermo, una nuova struttura ospedaliera di eccellenza 4.0. Sarà la replica con nuove caratteristiche dell'Ismett 1, il centro trapianti costituito da un partenariato con l'università di Pittsburg. Il nuovo ospedale, progettato dallo studio di Renzo Piano, si chiamerà Ismett-2 e avrà 250 stanze singole nel contesto naturalistico di un bosco di macchia mediterranea. Il progetto, che avvierà il cantiere la prossima primavera, è stato presentato a palazzo d'Orleans, sede della presidenza della Regione siciliana, con la partecipazione dello staff dell'Ismett 1.

"Parte una grande sfida sanitaria, ma anche tecnologica ed economica", ha detto l'assessore alla sanità Ruggero Razza. L'obiettivo, ha sottolineato il presidente della Regione Nello Musumeci, "è quello di invertire il flusso delle migrazioni sanitarie e di battere il partito della rassegnazione". La nuova struttura si pone come punto di riferimento per la sanità di eccellenza per i paesi del bacino del Mediterraneo. "Ismett 2 rappresenta una svolta nella sanità e nella ricerca biomedica", ha detto Bruno Gridelli manager dell'Upmc che è nella gestione del centro-madre di Palermo.

La ricerca si affiancherà a interventi di alta specializzazione: trapianti multiorgano, cardiologia, pneumologia, chirurgia addominale e toracica, ortopedia, oncologia. La sua progettazione tiene conto anche di future diffusioni pandemiche che, come è stato osservato, "si manifesteranno". Per questo i posti letto sono stati concepiti per ridurre al minimo i rischi e le occasioni di contagio di infezioni multi resistenti. La realizzazione dell'ospedale comporterà una spesa di 186 milioni che provengono da una quota assegnata dallo Stato alla Regione. Il partner americano investirà altre risorse.

Ismett 2 sorgerà nella stessa area dove la fondazione Ri.Med. sta realizzazione un centro di ricerca biomedica in prossimità dell'autostrada per l'aeroporto. L'ospedale, collegato con il centro, sarà composto da due corpi che si sviluppano su un seminterrato e altri tre livelli. I 250 posti letto comprenderanno tra l'altro 42 posti in terapia intensiva e 174 posti letto di terapia semi-intensiva. Sono previste 14 sale operatorie e sette interventistiche per attività mininvasive. Il nuovo ospedale 4.0 sarà inserito anche nella rete territoriale delle emergenze cardiovascolari.

"Assieme a UPMC stiamo lavorando alla costruzione di un nuovo ospedale che si apre non solo alle regioni del sud Italia, ma anche a quelle del Nord Africa che non devono più cercare la sanità europea a Berlino, Roma o Milano, ma che possono trovarla a portata di mano, a 75 chilometri dalla loro terra. C'è dunque anche una valenza di tipo etico", ha aggiunto Musumeci.

"Quando venne realizzato, l’Ismett rappresentò l'apertura di una frontiera sconosciuta sul fronte della sanità in Sicilia. In questi anni è stato il centro dei trapianti per eccellenza insieme ad altre strutture dell’Isola - ha aggiunto il governatore siciliano - Questa scommessa nasce dall’esigenza di dover ampliare il bacino d’utenza. Con un nuovo ospedale e nuovi posti letto possiamo arrivare al 16-20% di riduzione dei costi", ha concluso il governatore.

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