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Salva Sicilia, Musumeci in un video: governo sensibile, scongiurati tagli

"Il governo Conte è stato sensibile e ha accolto la nostra richiesta, così come in passato è stato per altre regioni". In un video il presidente della Regione Nello Musumeci, commenta il sì del Consiglio dei ministri al decreto legislativo che consente di spalmare in dieci anni il disavanzo di 2,2 miliardi di euro.

Un via libera che consente all'amministrazione regionale di tirare un sospiro di sollievo anche se la norma ha dei paletti, la Sicilia e lo Stato devono raggiungere un accordo con specifici obiettivi di rientro del disavanzo (da realizzare anche tramite la riduzione della spesa corrente già a partire dal 2020) entro 90 giorni dalla pubblicazione della legge. In caso di mancato accordo i dieci anni per la spalmatura diventerebbero tre.

"Leggerete che tutti sono fautori di questo provvedimento, e fra questi anche alcuni di quelli che hanno contribuito a creare la crisi delle finanze regionali - afferma Musumeci -. Alla Regione abbiamo trovato un indebitamento di circa otto miliardi di euro e un disavanzo di poco più di sette miliardi: una gestione che risale agli anni passati, almeno dal 1994 in poi. Se avessimo dovuto risolvere il problema in tre anni, come chiedeva la Corte dei conti, avremmo dovuto fare dei tagli. Non potevamo farlo perché avremmo colpito le fasce più deboli e da qui la richiesta di spalmatura decennale".

E conclude: "Andiamo avanti con grande serenità d'animo e ce ne freghiamo delle polemiche, alcune di queste anche patetiche. Chi ha fatto il piromane adesso vuole fare il pompiere. Guardiamo avanti con grande determinazione, risaneremo anche le finanze della Regione dopo alcuni decenni con responsabili tutti, nel centrodestra e nel centrosinistra, fatta eccezione per qualche rara esperienza".

Dall'opposizione adesso chiedo alla Regione un cambio di marcia. "Grazie al senso di responsabilità del governo nazionale, la Regione Siciliana potrà ripianare in dieci anni il maggiore disavanzo relativo al rendiconto 2018, evitando pesanti tagli a carico dei settori produttivi, dei servizi ai cittadini e dei Comuni",dice Giuseppe Lupo, capogruppo del PD all'Ars. "Adesso il governo Musumeci definisca un programma di riforme per rilanciare l'economia e l'occupazione - aggiunge - così come richiesto dal governo nazionale".

Ieri è arrivato il commento anche dei deputati del Movimento 5 stelle all'Ars che con una mini delegazione (composta dai deputati della commissione Bilancio di Palazzo dei Normanni, Luigi Sunseri e Sergio Tancredi) hanno incontrato, insieme al viceministro delle infrastrutture e trasporti Giancarlo Cancelleri, il premier Conte a Roma per perorare la causa Sicilia.

"Grazie alla norma del governo Conte bis, che consente di spalmare il disavanzo 2018 in 10 anni, la Regione è salva da sicuro default. Non possiamo fare a meno, assieme a tutti i siciliani, di tirare un grosso sospiro di sollievo, ma ora la Regione non ha più scuse, deve iniziare quel cammino virtuoso che chiediamo da sempre e consenta di ridurre il disavanzo già dal prossimo anno".

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