PALERMO. «La Sicilia e l'Italia tutta hanno un problema di autostima», ha detto il presidente del consiglio Matteo Renzi, intervenuto stamattina al Teatro Massimo di Palermo per inaugurare il nuovo anno accademico 2016/2017.
«Si continua a elencare quello che non funziona - ha detto Renzi - e invece io voglio dire, citando un intellettuale di questa terra come Elio Vittorini, che serve una cultura che ci protegga dalle sofferenze e ci aiuti a superarle».
«Questa terra deve ragionare sul proprio futuro uscendo dalle tentazioni sia alla rassegnazione, sia al facile ottimismo. La politica è stata certamente uno dei problemi di questo paese ma anche la classe dirigente ha avuto un suo ruolo. Da Palermo vi lancio una sfida: vincete le resistenze interne, accettate la competizione. Noi ci siamo. Siate responsabili, usate le risorse in modo trasparente», ha aggiunto rivolgendosi ai docenti presenti e invitandoli a vigilare «perchè non si ripetano connivenze con sistemi sbagliati» «Da qui - ha concluso - vi lancio una sfida».
Renzi ha annunciato una nuova visita in Sicilia e stavolta il tema saranno le infrastrutture: «Il 16 novembre sarò in Sicilia col ministro Delrio per fare un giro delle infrastrutture». E parla dei tagli nel settore: «Se si decide di tagliare sulle infrastrutture così come è stato fatto, solo in nome dell'austerity, si fanno danni enormi. Si passati dai 40 miliardi di investimenti pubblici del 2007-2008 ai 20 milardi del 2012-2013. E'ovvio che si è creato un danno strutturale».
Il premier parla poi di università e dei tagli degli ultimi anni, definendoli «devastanti». «Il taglio negli ultimi anni alle università è stato devastante - ha dichiarato Renzi -. Le convivenze tra sistema politico e dirigenza, i casi di mala gestio hanno generato un clima negativo. Questo ha giustificato agli occhi dell'opinione pubblica il taglio dannoso fatto nei confronti delle istituzioni universitarie. La cultura dei tagli ha fatto danni ovunque. Ha provocato una ferita incolmabile».
Mentre Renzi interveniva sul palco, fuori dal teatro Massimo insegnanti, ricercatori, studenti e operai hanno protestato in diversi cortei tra via Ruggero Settimo e via Maqueda. Ci sono stati anche momenti di tensione quando alcuni studenti dei collettivi e ragazzi dei centri sociali hanno tentato di forzare il cordone di polizia per avvicinarsi al teatro.
Un gruppo di operai della Sis, che a Palermo si occupa dei lavori del passante ferroviario, ha protestato in via Ruggero Settimo. «Questa mattina - dice Cosimo Riccobono della Fillea Cgil - abbiamo incontrato il vicesindaco di Palermo, per martedì abbiamo chiesto un incontro in Prefettura. Volevamo avvicinarci ma non ci è stato consentito, alcuni lavoratori stanno andando via».
Dal palco del Teatro Massimo, Renzi ha parlato di Palermo come crocevia di civiltà che si contrappone allo scontro culturale. «Il valore straordinario della città è l'incrocio di strade, tradizioni e culture. L'incrocio di civiltà. Palermo è la città della complessità. Ho scelto di fare il G7 in Sicilia, perchè un eminente personalità politica ha detto che in Sicilia c'è solo la mafia. Vogliamo dimostrare invece che la Sicilia è ben altro».
Concluso il suo intervento, durato una quarantina di minuti, Matteo Renzi ha lasciato il Teatro Massimo per ripartire alla volta di Trapani, prima, e di Taormina, poi, dove presenterà il logo del G7. Ultima tappa Messina, dove nel pomeriggio verrà firmato il Patto per il Sud della città di Messina.
Persone:
15 Commenti
Peppe
22/10/2016 13:24
La Sicilia ha un problema: il governo della casta politica e delle banche. Renzi promette e non mantiene. Il 4 dicembre sara' anno della liberazione dal Pd e dalla casta politica.
Ronaldo
22/10/2016 15:10
Il 4 dicembre, si vota sul referendum e non sulla fiducia al governo. Liberarsi dal PD per avere al Governo chi? Salvini? Grillo? Berlusconi? Sarebbe da pazzi
Maurizio
22/10/2016 15:15
Le tue sono parole vuote. Facile dire politica, banche, mafia, immigrati, isis ecc. Siamo bravissimi a dare la colpa sempre agli altri, quando siamo noi e la nostra cultura mafiosa e corrotta in primo logo colpevoli della nostra arretratezza economica e culturale.
Massimo
22/10/2016 16:19
La risposta del Sr. Maurizio testimonia che il problema di autostima di cui parla Renzi c'è. L'unica cosa giusta che ha detto: i Siciliani sono autorazzisti. Per il resto la solita fuffa del garibaldi di turno.
cesco
22/10/2016 18:01
Sig. Maurizio il masochismo è una componete sociale siciliana, studiare la storia farebbe comprendere meglio le cose. Nel 1876 Sonnino e Franchetti pubblicarono uno studio sulla mafia e la corruzione delle amministrazioni in Sicilia. Sono passati 140 anni ed ancora oggi abbiamo gli stessi problemi, perchè nessun governo è stato capace o ha avuto la volontà di risolvere il problema. La sicilia non è stata volutamente integrata nello stato italiano.
Panormus
22/10/2016 13:31
Ma cosa c'entra il 4 dicembre? Non sono elezioni politiche ma un referendum che se vince il sì finalmente fa cambiare questo sistema
Giuseppe
22/10/2016 13:41
Che la finisca di prenderci in giro Che la Sicilia c'è la può fare
leo
22/10/2016 13:56
Con gli scioglilingua non ci compri.
giovanni
22/10/2016 14:03
C'è sta stufarsi di sentire sempre le stesse cose. Si capisce che non c'è più nulla da scoprire, ma sentire sempre le stesse cose diventa avvilente. Non è solo lui che dice le stesse cose, un pò tutti dicono le stesse cose. Loro, tutti, hanno una stima di se stessi al di sopra della media. Tanto girano in lungo e in largo a spese degli italiani, li chiamano rimborsi, e parlano, annunciano. Per chi ascolta, come dice lui, che hanno perso l'autostima sono le persone che di solito hanno, o non hanno una pensione bassa, o uno stipendio basso, che vanno a comprare gli alimenti con il giornalino delle offerte in mano. Sono persone che non hanno perso l'autostima, ma devono fare i conti con quello che guadagnano. Cosa che certamente distingue le persone che fanno politica e che guadagnano un sacco di denaro, e persone che guadagnano il minimo indispensabile per vivere. La differenza è troppa ampia a favore dei politici. Forse sarebbe il caso che la politica risparmiasse denaro pubblico, e di andare con parsimonia a destra e a manca ad annunciare le solite cose. Andate in televisione a parlare, che costa nulla, e che farebbe risparmiare agli italiani tanti soldi.
steve
22/10/2016 14:41
Sono stanco sempre le stesse parole!
Anthony
22/10/2016 14:43
Non scriviamo falsità. Il 4 dicembre votiamo SI all'abolizione di 235 politici e di 150 inutili amici del CNEL. Chi vota NO preferisce mantenere vitalizi e retribuzioni. "Ciabbamba" ai partiticchi del 2% perdere il senato non agli italiani.
Chucko
22/10/2016 15:07
I ppobbremi sono i' Tchraffico... Poi c'è l'Etna... E ora l'autostima...
Paco
22/10/2016 15:15
Infatti...perché ti lasciamo venire!!!
Antonio 2
22/10/2016 15:29
Renzi ha ragione sull'autostima che i siciliani non abbiamo! Ma io gli rispondo dicendogli: come si fa ad avere autostima con le tasche e la pancia vuote? Ci diano gli aiuti necessari e dimostreremo di che pasta siamo fatti!
davide
22/10/2016 16:06
Accetto la competizione ok....comincia a correre che ti assicuto...però se ti annagghiu non ti lamentare!!
davide
22/10/2016 16:16
Dovrebbe venire una volta a settimana,così avremmo sempre la città un po più pulita
allibito
22/10/2016 16:48
Il commento di Renzi non risolve niente, ma ha un po' di verita'. Se i Siciliani avessero un livello di autostima piu' elevato non permetterebbero incapaci e corrotti di governare. Alla fin fine i governanti sono eletti dal popolo.
Cittadino Indignato
22/10/2016 17:47
Inutile passerella politica.... il 4 dicembre NO
Panormus
22/10/2016 18:18
Vi state facendo abbindolare da tutti quelli che per ragioni esclusivamente politiche vi dicono di votare no. Ma se ci fosse un briciolo di obiettività si riconoscerebbe che è un cambiamento positivo per tanti motivi, ma pochi vanno ad informarsi personalmente su ciò che effettivamente comporterà questa riforma, ma si sa il popolo italiano è questo: si ragiona solo di parte e si ascolta solo una parte.