ROMA. Una ragazzina gioiosa e sensibile, un nonno burbero ma dal cuore grande, i monti che sorridono, tante caprette e il sapore del latte appena munto: probabilmente saranno in pochissimi a non conoscere la storia di Heidi, che da domani arriverà sui grandi schermi per la regia di Alain Gsponer.
Non c'è dubbio che questo adattamento - tratto fedelmente dai romanzi di Johanna Spyri - farà la felicità di bambini e forse anche dei loro genitori, magari cresciuti con il celebre cartone che Hayao Miyazaki realizzò negli anni '70. Tra un paesaggio mozzafiato, molti sorrisi e qualche primo piano di tenere caprette, nel film infatti c'è davvero un condensato di buoni sentimenti, unito al potere di una storia dal sapore universale e senza tempo.
In questa operazione cinematografica non resta certo in secondo piano l'ottima performance nei panni del nonno Almohi di Bruno Ganz al fianco di Anuk Steffen.
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