ROMA. E' il primo 'flash mob' della storia in un carcere italiano. Detenute europee, asiatiche, africane ed americane hanno danzato, tutte insieme, in onore di Papa Francesco, attraverso il flash mob intitolato "Pope is pop".
L'evento, che è inserito nell'iter pedagogico-trattamentale che la Casa Circondariale Femminile del Carcere di Rebibbia realizza verso le proprie detenute, si è aperto con una conferenza stampa condotta dalla direttrice del carcere Ida Del Grosso e Igor Nogarotto l'autore della canzone "Pope is pop" e responsabile del progetto: è stata sottolineata l'importanza storica, sociale e politica di quanto avvenuto, perché le detenute, oltre ad essere di diversa provenienza geografica, sono anche di diversa fede religiosa (vi erano cattoliche, musulmane, ortodosse ed atee), ma tutte insieme hanno dato vita ad un progetto unitario, collaborando in armonia, dimostrando che la convivenza delle 'diversità' è attuabile, proprio come professa Papa Francesco.
"Questo Papa è di tutti e con tutti", ha affermato una detenuta musulmana. "Grazie a Papa Francesco e al flash mob Pope Is Pop, perché ci hanno regalato due ore di evasione", le ha fatto eco un'altra reclusa.
Le detenute che hanno ballato sono state circa 50, di varie nazionalità: albanesi, americane, bosniache, brasiliane, bulgare, canadesi, cilene, filippine, italiane, liberiane, nigeriane, peruviane, rumene, tanzaniane. Con loro ha danzato una delegazione di 10 "Poppers", movimento che da marzo scorso realizza flash mob per Papa Francesco, 'attività' che durerà durante tutto il Giubileo.
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