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"Strade e Santi", debutta la musica degli Amanti

S'intitola 'Strade e Santi' l'album
di debutto firmato Gli Amanti, formazione nata a Milano
dall'incontro di due musicisti pugliesi, un sardo e un
calabrese.
La band è composta da Domi Tinelli (voce e chitarra), Piero
D'Aprile (basso e chitarra elettrica), Fabio Sanna (piano e
hammond) e Peppe Nisticò (batteria e percussioni) ultimo ad
unirsi al gruppo, tutti alle prese con la loro musica in comune
dal 2011 e che dopo l'uscita di un ep hanno raggiunto
l'obiettivo dell'album pubblicato ad inizio estate da Universal
Music. «L'album - ha raccontato Piero D'Aprile - ha avuto una
gestazione piuttosto lunga perchè è il punto d'arrivo di un
processo di scrittura durato un anno».
Tra rock, pop e ispirazioni pescate quella musica popolare
americana che qualcuno chiamerebbe folk, 'Strade e Santi' è
composto da un totale di undici brani che vanno da 'Ho fame
adesso' fino a 'Non basterebbe un prato a colorarmi', passando
da 'Come quando piove', 'Sul fondo di un bicchiere' e da tutte
le altre che compongono la ricetta musicale de Gli Amanti.
«Tutto l'album racconta fondamentalmente della capacità
dell'individuo di sopravvivere ad una società ormai ostile -
spiega la band - e di come vivere oggi sia diventato un vero e
proprio miracolo in cui ognuno di noi meriterebbe, per le
imprese giornaliere che compie, di diventare 'Santo'. La vita di
strada è la vita che diventa un'impresa, quella che appartiene a
tutti, quella che unisce ognuno di noi.»
E a proposito di vita di strada, il disco al completo è stato
anticipato dal singolo 'Cane', il cui video ha totalizzato più
di venti mila visioni in un giorno su internet. Protagonisti del
racconto in musica e del videoclip girato da Lorenzo Barassi a
Tokyo, sono la città nipponica e un personaggio che si ispira a
Brother Sharp, un homeless che suo malgrado è diventato anche
un'icona di stile, ispirando alcune collezioni di moda targate
Vivienne Westwood.
Il disco è stato registrato su nastro da Giacomo Garufi
presso il Bonsai Studio a Orvieto, uno studio costruito
interamente in legno e situato sulle pendici di una rupe immersa
nella natura dei colli umbri, mentre il mixaggio è stato fatto
al Mono Studio di Milano. Il mastering, invece, vista la volontà
del gruppo di definire un suono dal sapore internazionale, è
stato affidato all'ingegnere del suono Michael White in quel di
Los Angeles, al lavoro in passato anche per Whitney Houston,
Talking Heads, David Byrne, James Taylor e qualche altro nome
importante.

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