Venerdì 27 Dicembre 2024

"3 days to kill", Costner spia in azione e papà in crisi

Per un agente della Cia colpito da una malattia incurabile può essere più facile sopravvivere a combattimenti corpo a corpo e rocamboleschi inseguimenti per le vie di Parigi, che relazionarsi a una figlia adolescente arrabbiata e con l'abitudine di telefonargli nei momenti più improbabili. È la scoperta che fa il protagonista, interpretato da Kevin Costner, del thriller action condito da momenti di commedia 3 Days to kill diretto da McG e scritto da Luc Besson (anche coproduttore) insieme a Adi Hasak, in uscita il 5 giugno distribuito da Eagle Pictures. Nel cast un tris di cointerpreti come Amber Heard, Hailee Steinfeld e Connie Nielsen. Besson da sceneggiatore rimescola thriller e dinamiche familiari, in una formula che attraverso una storia molto simile ha da poco proposto con successo anche in tv, nella serie No Limit, con Vincent Elbaz, di cui si sta girando la terza stagione. McG (nome d'arte di Joseph McGinty Nichol), che dopo essersi affermato come regista di videoclip, ha diretto film come Charliès Angels, We are Marshall e 'Terminator: Salvation' ha detto sì a 3 days to kill proprio per il coinvolgimento di Besson: «Sono sempre stato un suo grande fan, ho visto Leon da ragazzo e l'ho trovato fantastico, dalla storia agli attori, era così brillante e originale - ha spiegato il cineasta nelle interviste -. Luc è venuto anche sul set, mi ha supportato nelle mie scelte, mi ha dato la libertà di fare quello che avevo in mente, una cosa che ho molto apprezzato. Poi abbiamo collaborato a stretto contatto in sala di montaggio». Nel film, Costner (a cui McG rende anche un diretto omaggio con una citazione, in una scena, de La guardia del corpo), è Ethan Renner, agente della Cia che dopo aver scoperto di avere una malattia incurabile decide di andare a Parigi per provare a riconciliarsi con l'ex moglie Catherine (Connie Nielsen) e la figlia, ormai adolescente Zooey (Hailee Steinfeld), che non vede da anni. Trovare un dialogo con l'imprevedibile sedicenne che non perdona al padre la lunga assenza, si rivela più difficile del previsto e le cose si complicano quando arriva Vivi (Amber Heard, in un look tra femme fatale e Bond Girl), 'collegà della Cia, giovane e ambiziosa, che concilia tacchi a spillo e vestiti sexy alla risolutezza di una killer. La donna offre a Ethan una cura sperimentale per la sua malattia, ma in cambio gli chiede aiuto per catturare un pericoloso mercante d'armi, Wolf. «Ethan è frustrato nel suo rapporto con le donne sul lavoro e a casa - ha detto Costner a proposito del personaggio -. Abbiamo provato a portare nel film un livello di humour senza strizzare l'occhio alla cinepresa. Un aspetto molto importante, perchè in questo modo si è più divertenti. C'è una parte del suo mondo dove Ethan è molto efficiente e una in cui non se la cava così bene». Pensando al corto cult diretto da Claude Lelouch nel 1976, C'etait un rendez-vous, folle corsa in auto per Parigi raccontata in un piano sequenza di otto minuti e alla spy story di John Frankenheimer, Ronin (1998), McG ha voluto gli inseguimenti e le scene d'azione per le strade della Ville Lumiere il più veritieri possibili: «Credo che ormai il pubblico sia annoiato da tutti questi effetti speciali creati al computer. Personalmente preferisco scene reali - ha detto il regista - girate con cineprese vere. Hanno un'energia che nessun computer è in grado di riprodurre». Una scena del film.

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