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La socialdemocratica Franziska Giffey è il nuovo sindaco di Berlino

È la socialdemocratica Franziska Giffey il nuovo sindaco di Berlino: l’ex ministro alla Famiglia, 43 anni, è stata eletta con 84 voti su 184 e guiderà un’amministrazione rosso-rosso-verde (Spd più Linke e Verdi).

Il nuovo Senato berlinese - che con sette donne e quattro uomini è il più femminile della storia - si riunirà stasera per la sua prima seduta, subito dopo l’insediamento ufficiale. Giffey succede a Michael Mueller, anche lui socialdemocratico, a sua volta eletto al Bundestag.

Già titolare del dicastero della famiglia nel governo di Angela Merkel, lo scorso maggio Giffey è stata costretta a dimettersi in seguito alle accuse di plagio relative al suo dottorato. Nondimeno, è stata candidata con successo nell’elezione berlinese, dove l’Spd si è piazzata davanti ai Verdi e alla Cdu, mentre il partito della sinistra, la Linke, è arrivato quarto. Dopo un tentativo di esplorazione con i cristiano-democratici e i liberali, i socialdemocratici hanno portato avanti una riedizione della coalizione con gli ambientalisti e la Linke.

L’alleanza "rosso-rosso-verde" governa Berlino già dal 2016. Il nuovo contratto di coalizione, presentato lo scorso 29 novembre, ha avuto il via libera nei congressi di Spd e Verdi, mentre la Linke l’ha varato con un referendum tra gli iscritti. E’ la prima volta dalla riunificazione che la capitale tedesca viene governata da una figura originaria dalla Ddr, ma Giffey non è la prima donna a guidare la città: nell’immediato dopoguerra, nel biennio 1947-1948, la socialdemocratica Louise Schroeder fu nominata borgomastro commissariale di Berlino. Un altro suo predecessore socialdemocratico fu Willy Brandt, che governò Berlino Ovest dal 1957 al 1966 per essere eletto cancelliere federale nel 1969.

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