MARSIGLIA (FRANCIA). Marsiglia si risveglia così come si era addormentata, in balia degli hooligan inglesi e russi, e con il coinvolgimento di alcuni gruppi di ultrà francesi, decisi a lasciare il segno in un europeo già condizionato dalla paura del terrorismo. Sono almeno sei gli arresti da parte della polizia locale, una decina i feriti, con un tifoso inglese, ricoverato in ospedale e rianimato dopo un massaggio cardiaco, che lotta tra la vita e la morte, mentre anche un russo sarebbe in gravi condizioni.
Non accenna a placarsi la furia degli hooligan che negli ultimi due giorni si è abbattuta su questo europeo di Francia come non accadeva ormai da diversi anni: da quando gli inglesi devastarono Charleroi. Il teatro di guerra di questa terza giornata di scontri è ancora Marsiglia, il palcoscenico sempre il Porto Vecchio della città, a poche ore dalla sfida, questa volta sul campo, tra Inghilterra e Russia alla stadio Velodrome.
Gli scontri nel cuore di Marsiglia sono ripresi nel primo pomeriggio dopo la tensione accumulata nei giorni scorsi e che oggi esplode in tutta la sua ferocia, con la città letteralmente invasa da tifosi inglesi e russi: sarebbero circa centomila. Fa caldissimo, un caldo che alimenta l'instancabile sete degli hooligan, quasi tutti a torso nudo mentre gridano cori sempre più rauchi, tra cui si sente anche quello di minaccia ai terroristi dell'Isis «dovete aver paura, gli inglesi sono quì. Quando la zone del Porto Vecchio si è riempita all'inverosimile, gli scontri sono divampati. Inglesi contro russi, francesi contro inglesi e russi: ci si picchia in terribili corpo a corpo, uomo contro uomo, gruppi contro gruppi. La polizia francese, schierata con oltre mille agenti, cerca di ristabilire un impossibile ordine. Volano bottiglie, e la strada ne è subito lastricata. La polizia spara lacrimogeni e spray urticanti, effettua cariche continue.
Cadono a terra i primi hooligan, c'è sangue ovunque, si vedono i primi feriti. A un tifoso inglese viene praticato un massaggio cardiaco di alcuni minuti prima di rianimarlo e poi condurlo in ospedale dove sta lottando tra la vita e la morte: un testimone l'ha visto a terra ripetutamente colpito dai calci di un avversario. Ma ci sarebbe anche un tifoso russo, rimasto ferito, in gravi condizioni: il bilancio al momento certifica in tutto una decina di feriti. Marsiglia è una città in assetto di guerra e anche fuori dallo stadio la polizia è dovuta nuovamente intervenire, poco prima del calcio d'inizio di Inghilterra-Russia, con cannoni d'acqua e gas urticanti, per disperdere un gruppi di violenti di circa 200 persone che dal Porto Vecchio stava raggiungendo il Velodrome. Intorno allo stadio, nuovi scontri con la polizia. Il buio deve ancora calare.
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