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Euro 2016, scontri tra ultrà. Dopo Marsiglia tensioni anche a Nizza: "Un tifoso in fin di vita"

ROMA. Una giornata di guerriglia urbana a Marsiglia, che si è risvegliata così come si era addormentata, in balia degli hooligan inglesi e russi, e con il coinvolgimento di alcuni gruppi di ultrà francesi, decisi a lasciare il segno in un europeo già condizionato dalla paura del terrorismo.

Dopo la temutissima sfida Inghilterra-Russia al Velodrome, finita 1-1, la tensione è rimasta alta in città. Tifosi russi hanno attaccato gli inglesi poco dopo il pareggio in extremis della loro squadra e ci sono stati scontri all'uscita. Ci sarebbero stati anche incidenti nella città vecchia, pare accesi da un gruppo di giovani del posto che avrebbero provocato gli 'stranieri', causando la loro reazione. Lanci di oggetti, risse e atti di vandalismo, ma l'intervento della polizia avrebbe presto sedato gli animi.

Registrati scontri tra tifosi anche a Nizza, dove sono convenuti numerosi sostenitori di Polonia e Irlanda del Nord in vista della partita di oggi.

Il bilancio di ieri è di sei persone fermate e 31 ferite, una in modo molto grave. Si tratta di un tifoso inglese, ricoverato in ospedale e rianimato dopo un massaggio cardiaco, che lotta tra la vita e la morte, mentre anche un russo sarebbe in gravi condizioni.

Non accenna quindi a placarsi la furia degli hooligan che negli ultimi due giorni si è abbattuta su questo europeo di Francia come non accadeva ormai da diversi anni: da quando gli inglesi devastarono Charleroi. Il teatro di guerra di questa terza giornata di scontri è stataancora Marsiglia, il palcoscenico sempre il Porto Vecchio, prima dalla sfida del Velodrome.

Secondo fonti della sicurezza, si trovano nel Paese per gli Europei circa 1.100 hooligan inglesi ai quali era stato applicato il divieto di lasciare il territorio nazionale. A questi tifosi violenti il divieto di lasciare il territorio era stato comminato con scadenza 2016 e dal 1 giugno sarebbero tornati in possesso dei documenti regolari di espatrio e sarebbero ora in Francia, molti verosimilmente a Marsiglia.

Gli scontri nel cuore di Marsiglia sono ripresi nel primo pomeriggio dopo la tensione accumulata nei giorni scorsi, con la città letteralmente invasa da tifosi inglesi e russi, in tutto sarebbero circa centomila. Fa caldissimo, un caldo che alimenta l'instancabile sete degli hooligan, quasi tutti a torso nudo mentre gridano cori sempre più rauchi, tra cui si sente anche quello di minaccia ai terroristi dell'Isis "dovete aver paura, gli inglesi sono qui'.

Quando la zone del Porto Vecchio si è riempita all'inverosimile, gli scontri sono divampati. Inglesi contro russi, francesi contro inglesi e russi: ci si picchia in terribili corpo a corpo, uomo contro uomo, gruppi contro gruppi. La polizia francese, schierata con oltre mille agenti, cerca di ristabilire un impossibile ordine. Volano bottiglie, e la strada ne è subito lastricata. La polizia spara lacrimogeni e spray urticanti, effettua cariche continue. Cadono a terra i primi hooligan, c'è sangue ovunque, si vedono i primi feriti.

A un tifoso inglese viene praticato un massaggio cardiaco di alcuni minuti prima di rianimarlo e poi condurlo in ospedale dove sta lottando tra la vita e la morte: un testimone l'ha visto a terra ripetutamente colpito dai calci di un avversario. Ma ci sarebbe anche un tifoso russo, rimasto ferito, in gravi condizioni. Marsiglia è una città in assetto di guerra, impaurita da una notte che si preannuncia difficile.

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