Martedì 19 Novembre 2024

"Monuments Men", pioggia di critiche contro Clooney

Cast stellare e il carisma di un divo impegnato in buone cause come George Clooney davanti e dietro la macchina da presa. "Monuments Men" (sopra il trailer in lingua originale) sta per sbarcare nelle sale (il 7 febbraio negli Usa e il 13 in Europa), ma già le polemiche sono cominciate: la maretta monta dal Regno Unito, paese di provenienza di molti degli ufficiali alleati che salvarono le opere d'arte europee alla fine della Seconda Guerra Mondiale: troppo «americanocentrico», e alcuni dei nipoti di uno di questi eroi della cultura, Ronald Balfour, hanno attaccato la pellicola per aver escluso lo zio. Miope, timido ma estremanente apprezzato a Cambridge dove insegnava storia medievale, Balfour non era probabilmente fotogenico abbastanza per meritare un posto nella pellicola tratta dal libro omonimo dell'americano Robert Edsel: al suo posto c'è Hugh Bonneville, Lord Grantham di Downton Abbey, che dà però volto e voce a un personaggio inventato di sana pianta, l'ufficiale Donald Jeffries, parte del team guidato da Clooney, quest'ultimo nella parte del veramente esistito George Stout. L'unità Monument Fine Arts and Archives, soprannominata al tempo i «Venus Fixers», era composta da storici dell'arte, critici e direttori di musei. Fu inviata in Europa per cercare di recuperare le opere d'arte rubate dai nazisti e portarle al sicuro. Una missione difficile per uomini abituati ad avere a che fare più con la cultura che con le mitragliatrici. Il plotone era comandato da un americano e composto da 345 uomini e donne di 17 nazioni, con la Gran Bretagna al secondo posto dopo gli Usa. Una partecipazione trascurata da Edsel in un altro suo libro, stavolta sull'Italia (Saving Italy), secondo il britannico Andro Linklater, figlio di Eric Linklater che con l'Ottava Armata scoprì 250 capolavori tra cui la Primavera di Botticelli in un castello nel Chianti. Ma torniamo a Balfour: «È ben bizzarro che sia stato escluso, non solo per il suo ruolo di primo piano nel salvataggio delle opere d'arte in Francia, Belgio e Germania del Nord ,ma anche perchè fu uno dei due del gruppo a fare una tragica fine», ha commentato Ilaria Dagnini Brey, autrice di Salvate Venere!, un saggio sui Monuments Men in Italia pubblicato da Mondadori. Il 10 marzo 1945, avventurandosi oltre le linee alleate per proteggere quadri di una chiesa fu ucciso da una mina mentre cercava di salvare una pala d'altare medievale. In Germania Balfour non è stato dimenticato. Non così nel film di Clooney: "Siamo rimasti di sasso quando ci siamo accorti che il personaggio di Bonneville non era lui", ha detto all'Observer Polly Hutchinson, una delle nipoti, per nulla impressionata dal cast di serie A: oltre Clooney e Bonneville, Matt Damon, Bill Murray, John Goodman, Jean Dujardin, Bob Balaban e Cate Blanchett. Monuments Men è reclamizzato come un film "basato sulla vera storia della più grande caccia al tesoro della storia", anche se la produzione ha ammesso di essersi presa qualche liberta», ad esempio nel personaggio di Jeffries.

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