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"Monuments Men", pioggia di critiche contro Clooney

Cast stellare e il carisma di un
divo impegnato in buone cause come George Clooney davanti e
dietro la macchina da presa. "Monuments Men" (sopra il trailer in lingua originale) sta per sbarcare
nelle sale (il 7 febbraio negli Usa e il 13 in Europa), ma già
le polemiche sono cominciate: la maretta monta dal Regno Unito,
paese di provenienza di molti degli ufficiali alleati che
salvarono le opere d'arte europee alla fine della Seconda Guerra
Mondiale: troppo «americanocentrico», e alcuni dei nipoti di uno
di questi eroi della cultura, Ronald Balfour, hanno attaccato la
pellicola per aver escluso lo zio.
Miope, timido ma estremanente apprezzato a Cambridge dove
insegnava storia medievale, Balfour non era probabilmente
fotogenico abbastanza per meritare un posto nella pellicola
tratta dal libro omonimo dell'americano Robert Edsel: al suo
posto c'è Hugh Bonneville, Lord Grantham di Downton Abbey, che
dà però volto e voce a un personaggio inventato di sana
pianta, l'ufficiale Donald Jeffries, parte del team guidato da
Clooney, quest'ultimo nella parte del veramente esistito George
Stout.
L'unità Monument Fine Arts and Archives, soprannominata al
tempo i «Venus Fixers», era composta da storici dell'arte,
critici e direttori di musei. Fu inviata in Europa per cercare
di recuperare le opere d'arte rubate dai nazisti e portarle al
sicuro. Una missione difficile per uomini abituati ad avere a
che fare più con la cultura che con le mitragliatrici. Il
plotone era comandato da un americano e composto da 345 uomini e
donne di 17 nazioni, con la Gran Bretagna al secondo posto dopo
gli Usa. Una partecipazione trascurata da Edsel in un altro suo
libro, stavolta sull'Italia (Saving Italy), secondo il
britannico Andro Linklater, figlio di Eric Linklater che con
l'Ottava Armata scoprì 250 capolavori tra cui la Primavera di
Botticelli in un castello nel Chianti.
Ma torniamo a Balfour: «È ben bizzarro che sia stato
escluso, non solo per il suo ruolo di primo piano nel
salvataggio delle opere d'arte in Francia, Belgio e Germania del
Nord ,ma anche perchè fu uno dei due del gruppo a fare una
tragica fine», ha commentato Ilaria Dagnini Brey, autrice di
Salvate Venere!, un saggio sui Monuments Men in Italia
pubblicato da Mondadori. Il 10 marzo 1945, avventurandosi oltre
le linee alleate per proteggere quadri di una chiesa fu ucciso
da una mina mentre cercava di salvare una pala d'altare
medievale.
In Germania Balfour non è stato dimenticato. Non così nel
film di Clooney: "Siamo rimasti di sasso quando ci siamo accorti
che il personaggio di Bonneville non era lui", ha detto
all'Observer Polly Hutchinson, una delle nipoti, per nulla
impressionata dal cast di serie A: oltre Clooney e Bonneville,
Matt Damon, Bill Murray, John Goodman, Jean Dujardin, Bob
Balaban e Cate Blanchett. Monuments Men è reclamizzato come un
film "basato sulla vera storia della più grande caccia al
tesoro della storia", anche se la produzione ha ammesso di
essersi presa qualche liberta», ad esempio nel personaggio di
Jeffries.

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