Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Vittime sul lavoro, sit-in dei sindacati a Palermo: "In Sicilia muore un operaio ogni settimana"

I numeri forniti dai sindacati sono una sentenza e sono soprattutto scoraggianti: in Sicilia muore un operaio al lavoro ogni settimana.

L’allarme viene lanciato dai sindacati che davanti all’assessorato regionale al Lavoro a Palermo hanno inscenato un sit-in per accendere i riflettori su quella che è ormai una vera emergenza.

Nei primi cinque mesi del 2022 ci sono stati già 20 morti e oltre 15 mila gli infortuni. La più alta incidenza si riscontra nell’edilizia, nel turismo e nei servizi: 11.361 casi contro i 6.320 del 2021. Le città che hanno registrato più denunce sono Palermo e Catania. I sindacati chiedono che vengano rafforzati i controlli nelle aziende e che si dia più spazio alla formazione dei lavoratori sui temi della sicurezza.

“Un piccolo passo avanti è stato fatto. L’assessore regionale Scavone ci ha garantito, infatti, che sta lavorando a un accordo con il governo nazionale per provare a risolvere il problema della sicurezza nei luoghi di lavoro partendo dalla mancanza degli ispettori in Sicilia. Ci auguriamo, e vigileremo su questo, che l’impegno assunto oggi con Cgil e Uil si traduca presto in risultati concreti”, hanno affermato gli stessi segretari regionali Francesco Lucchesi e Giuseppe Raimondi, che stamattina, a termine della manifestazione di protesta in via Trinacria, sono stati ricevuti per un confronto.

“Il governo regionale ci ha informato di avere intrapreso, raccogliendo le nostre sollecitazioni, una interlocuzione col ministero del lavoro affinché i vincitori siciliani del concorso nazionale per gli ispettori del lavoro possano operare in Sicilia, distaccati da Roma. L’accordo, ci ha detto Scavone, è a buon punto. Ci sono una serie di dettagli da definire e, si spera, entro la metà di agosto di potere avere il testo pronto”. Cgil e Uil attendono positivamente, ma con la dovuta cautela, che questo accordo venga sottoscritto. “Speriamo, quindi, di potere dare al più presto risposte concrete ai lavoratori - hanno aggiunto i sindacalisti -. Certo l’emergenza resta. La media nazionale è di 1 ispettore ogni 100mila persone. E purtroppo, già sappiamo, che non ci sono 400 vincitori di concorso. I siciliani sono solo un centinaio. Il fatto positivo, però, è che l’interlocuzione c’è”.

Nel video le interviste a Francesco Lucchesi, segretario regionale Cgil Sicilia, e a Piero Ceraulo, edili Cgil.

Caricamento commenti

Commenta la notizia