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Alle stelle il prezzo della farina, in Sicilia panificatori in crisi: "Molti rischiano la chiusura"

Prezzi di materie prime che aumentano e farina sempre più cara, è crisi per tanti panificatori soprattutto in Sicilia. Con la guerra in Ucraina da parte della Russia si è scatenata la corsa delle materie prime agricole, con effetti devastanti sulle filiere e sulle produzioni alimentari.

Molti panifici nell’Isola hanno già abbassato la saracinesca a causa dei costi che ormai stanno diventando insostenibili per molti imprenditori: “C’è molta crisi - dice il presidente dei panificatori Confcommercio Palermo Natale Spinnato -. Chi ha tanti dipendenti rischia molto, il piccolo riesce comunque a galleggiare ma ormai chi fa solo pane praticamente non riesce più a reggere. La guerra potrebbe aggravare ulteriormente le cose e far aumentare ancora i prezzi delle materie prime e a cascata un po’ tutti potremmo avere problemi”.

Nei giorni scorsi anche l'Unione artigiani di Milano ha lanciato l'allarme attraverso il suo presidente Stefano Fugazza, panettiere di terza generazione. La sua attività è attiva da 73 anni nel quartiere di Lambrate, nel capoluogo lombardo. Dopo dieci giorni dall'inizio del conflitto i costi delle farine di grano tenero provenienti dall'Ucraina sono "cresciuti del 40/50%. Nel giro di anno sono aumentate del 150% e le scorte sono a rischio", spiega Fugazza. Con il protrarsi della guerra la situazione, secondo gli osservatori, è destinata a peggiorare. L'intera filiera del pane è ad un "passo dal baratro. Da tempo sono impazziti anche i valori di burro, lieviti, olio, marmellate, cioccolato", aggiunge il presidente dell'Unione Artigiani.

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