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Gli infermieri precari in piazza a Palermo, chiedono la stabilizzazione

Scendono in piazza gli infermieri siciliani. Sono i lavoratori assunti con la “dicitura extra ordinem”, ovvero il personale reclutato per l’emergenza covid-19 a tempo determinato. Hanno lottato in prima linea contro il virus, nonostante la poca esperienza e i contratti atipici, e hanno ricoperto - e continuano a farlo - i vuoti di organico che si contano all’interno delle aziende ospedaliere. Adesso chiedono di essere stabilizzati.

“Nessuno di loro dovrebbe essere lasciato a casa - dichiara Gioacchino Zarbo, referente regionale di Nursing Up, sindacato degli infermieri - in Sicilia mancano circa 6.000 figure e quindi secondo noi ci sono i presupposti per poterli stabilizzare, senza dimenticare tutti gli altri infermieri che si sono trasferiti al Nord e hanno fatto richiesta di rientrare per stare vicini alla famiglia”. Non si tratta quindi di esuberi, ma di risorse necessarie che secondo i sindacati potrebbero solo rendere più efficiente il servizio assistenziale.

E basterebbe che il Governo Regionale prendesse in carico la causa, perché ci sarebbero i presupposti a livello nazionale per garantire la stabilizzazione. “Invitiamo gli organi istituzionali della Regione a farsi promotori verso il Governo Nazionale per avviare l’iter per la stabilizzazione - continua infatti Gioacchino Zarbo - perché il capo del Governo ha stanziato dei fondi per l’assunzione a tempo indeterminato degli infermieri entro la fine della pandemia”.

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