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Lavorare ma in vacanza, boom di vendite e affitti in Sicilia: le località balneari più richieste

Anche la prossima estate sarà all’insegna dell’holiday working, lavorare in vacanza. Si tratta di una formula che prima dell’arrivo della pandemia era sconosciuta, ossia mixare lavoro in modalità agile e vacanza. La probabile proroga allo smart working fino al 30 settembre e le incognite legate alla pandemia stanno spingendo molti italiani a considerare l’opportunità dell’holiday working, quindi affittare case in località turistiche e al contempo continuare a lavorare.

In Sicilia si sta registrando un vero e proprio boom di acquisti e affitti di case in località balneari come Balestrate, Terrasini, Cinisi, Castellammare, Scopello, San Vito Lo Capo. "La domanda è elevata e dai nostri dati – dice Alessandro Pedivellano, Team Manager Tecnocasa Sicilia - si registra anche un aumento delle compravendite di casa vacanza dal 2019 al 2020 passate del 5,8% al 6,5%. Dopo il primo lockdown tanti hanno espresso il desiderio di acquistare la casa in queste località spinti anche dal timore di non potersi spostare. Il turismo di prossimità ha aiutato questo mercato che ha espresso maggiori sofferenze dove c’era una domanda prevalentemente straniera".

"Come l’anno scorso anche quest’anno su questo mercato, in cui si muovono acquirenti non residenti e stranieri, incombe il divieto di spostamenti tra regioni. In alcune regioni, già da gennaio è iniziata la ricerca della casa in affitto per la stazione estiva e non solo. Abbinare lavoro e vacanza è qualcosa che prima della pandemia non esisteva e che invece adesso è diventato un vero e proprio fenomeno dilagante. Molti siciliani hanno anche affittato casa al mare per tre mesi. Ad essere interessati sono quasi sempre comuni che sono ben collegati con la città".

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