La crisi nera di parrucchieri ed estetisti rischia non trovare una soluzione a breve. E intanto le associazioni di categoria chiedono un occhio di riguardo e chiedono soprattutto di poter riaprire il 4 maggio in tutta sicurezza. Nel video l'appello del presidente dell’area Immagine e Benessere di Confesercenti Sicilia, Nunzio Reina, che è anche vicepresidente della Camera di Commercio di Palermo.
Nei giorni scorsi Confesercenti ha chiesto la definizione di un protocollo di sicurezza per consentire dal 4 maggio la riapertura delle attività di parrucchieria, barberia, estetica, nails e di tutte le altre attività concernenti i servizi più strettamente collegati alla cura ed al benessere della persona.
La richiesta è contenuta in una lettera che è stata inviata al presidente della Regione Nello Musumeci e firmata dal direttore regionale di Confesercenti Sicilia Michele Sorbera e dal presidente dell’area Immagine e Benessere, Nunzio Reina, che è anche vicepresidente della Camera di Commercio. Reina chiede la riapertura, ma anche più controlli contro l'abusivismo dilagante, che dal momento della diffusione del coronavirus è aumentato dal 15 al 26%.
Anche Confartigianato lancia un grido di allarme: la previsione per il settore del benessere è di oltre 63 milioni di ricavi in meno tra marzo, aprile e maggio 2020. Secondo i dati diffusi dall’ufficio studi di Confartigianato, il mix di lockdown e concorrenza sleale sta generando ampie perdite per il settore dell'acconciatura ed estetica nel quale in Italia, secondo i più recenti dati sulla struttura imprenditoriale italiana, operano 130 mila imprese che danno lavoro a 263 mila addetti.
“Le imprese di acconciatura e dei centri estetici – dice Confartigianato Sicilia – devono quindi poter riaprire al più presto. Non si possono accettare perdite per oltre 63 milioni di euro. Gli artigiani del benessere sono in ginocchio. L’apertura deve essere consentita nel rispetto delle condizioni di sicurezza che sono state delineate, a livello nazionale, nel documento approvato nei giorni scorsi dal direttivo di Confartigianato Benessere, in cui sono delineati i criteri di sicurezza per la riapertura delle attività”.
10 Commenti
Indignato
21/04/2020 18:22
Iu mavissi a tagghiari i capiddi!!!
Polo piera
21/04/2020 20:16
O si apre o si chiude e va avanti il lovoro nero
Guido corto
21/04/2020 20:17
Bravo... È ora di farsi sentire... Tutte le partite Iva sta volta nn possono subire le solite ingiustizie... E lo stato con finanza etc deve tutelarci... Nn se ne può più... Dobbiamo unirci e protestare con fermezza
Daniela Grillo
22/04/2020 02:54
Salve, sono una estetista col centro estetico chiuso purtoppo regolarmente dall'11/3 e vorrei dire ai parrucchieri : voi avete certo ragione che volete riaprire e anche noi, ma come facciamo noi operatori a mantenere le distanze di sicurezza? Per voi e' difficile e lavorate solo sulla testa e mani... Ma noi su tutto il resto del corpo. Voglio dire: siamo una categoria alto rischio, infatti tra i primi a dover serrare le saracinesche. Questo favorisce gli abusivi e la concorrenza sleale. Facciamoci sentire contro gli abusivi che da sempre, sono la nostra rovina... Il governo e la finanza ci devono tutelare!
tano
22/04/2020 07:43
dobbiamo dire grazie ai grossisti che vendono ha queste persone
LARISSA22
22/04/2020 07:54
SI CERCA DI TUTELARE , CARO GUIDO, L'INTERESSE DLLA TUA SALUTE E QUELLA DEGLI ALTRI CON SVARIATI MILIARDI DI DEBITI CHE LO STATO STA AFFRONTANDO.....................E, TU PROTESTI ?
Donatella
22/04/2020 15:09
Ma perché, se siete certi che alcuni colleghi lavorano, e in questo caso, certamente in nero, non segnalate o denunciate? Così rischiate di essere conniventi, oltre che reticenti.
bruno
22/04/2020 16:34
I Presidenti dell'Artigianato regionali debbono fare pressione al Presidente nazionale affinchè faccia pressione verso il governo x anticipare l,apertura.
Pietro
23/04/2020 12:24
Scusate fate funzionare il cervello come potete operare mantenendo almeno un metro di distanza non esiste volete fare infettare tutti una vergogna locale dovuta ad ignoranza.
Paola
01/05/2020 12:58
Tanto dal parrucchiere ci andremo in pochi perchè è troppo pericoloso . Io almenomper un altro mese me li faccio a casa anche se i miei capelli piangono . Prima la salute e poi l'estetica