Una pandemia economica oltre che sanitaria. Per le imprese in Sicilia si prospetta una vera ecatombe, con perdite di fatturato, complessive, stimate tra i 5,1 e i 10,5 miliardi di euro.
È lo scenario terribile che emerge da uno studio del Cerved e che il dipartimento dell’Economia della Regione ha preso come riferimento per la pianificazione degli interventi economico-finanziari per fronteggiare la grave crisi causata dall’emergenza Covid-19.
Se la pandemia dovesse arrestarsi a maggio, le perdite per il sistema produttivo siciliano sarebbero del 9,6%, con un calo di fatturato di 5,1 miliardi; nell’ipotesi peggiore, con l’emergenza fino a dicembre, la contrazione arriverebbe al 19,7% con un crollo del fatturato di 10 miliardi e mezzo.
“Sono numeri molto preoccupanti - dice Mario Attinasi, presidente di Assoimpresa - le aziende hanno difficoltà a causa anche delle tasse e di una burocrazia asfissiante”.
I settori più in sofferenza sono quelli degli alberghi e delle agenzie di viaggio: le perdite vengono stimate tra il 37,5% e il 73,3%.
Caricamento commenti
Commenta la notizia