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In Sicilia 500 milioni in più, Crocetta: tra gli obiettivi c'è il reddito di cittadinanza - Video

PALERMO. "E' un accordo strutturale e storico che rivede l'intesa del 1965 tra la Regione siciliana e lo Stato in materia di entrate, è un accordo che premia il lavoro che abbiamo fatto in questi anni". Lo dice il governatore della Sicilia Rosario Crocetta in conferenza stampa, parlando dell'accordo Stato-Regione, al quale Palazzo Chigi ha dato il via libera ieri.

E nell'Isola arrivano 500 milioni che costituiscono una parte del budget assegnato alla Sicilia in virtù della riscrittura degli accordi Stato -Regione sui reciproci rapporti finanziari. I primi 900 milioni erano stati assegnati a dicembre. In vista dei prossimi anni dovrebbe essere anche approvata una revisione dello Statuto che permetterà di rendere stabili questi trasferimenti statali. Il decreto indica testualmente percentuali dei trasferimenti statali e impegni della Regione.

"Già i precedenti governi avevano tentato di rivedere la questione delle entrate della Regione siciliana, non ultimo il governo Lombardo - ha aggiunto - al quale dopo 3 anni di trattativa è stato risposto che mancavano le risorse".

"Il piano di Lombardo prevedeva un maggiore trasferimento di funzioni, non riconosceva le entrate alla Regione siciliana sulla base delle funzioni che già aveva e non si capiva come fare quadrare i bilanci. - ha spiegato - Nel passato c'era una Regione spendacciona. L'accordo è stato possibile perché dal 2013 i nostri bilanci sono stati rigorosi perché dovevano servire a mettere a posto i conti".

"Penso di poter realizzare il reddito di cittadinanza in via amministrativa. Il ddl di inclusione sociale è stato fatto sette mesi fa e ancora deve essere esaminato dalla commissione. Sto studiando il modo per farlo in via amministrativa con una delibera di giunta, la possibilità attraverso un accordo con lo Stato e previa autorizzazione del Cipe di introdurre il reddito di cittadinanza, per far presto". Lo ha detto il governatore della Sicilia Rosario Crocetta in conferenza stampa a Palermo. "La prossima tappa sono misure per le imprese, da pensare con Baccei", ha aggiunto.

Sugli incendi ha detto: "La dichiarazione dello stato di calamità dopo gli incendi della scorsa settimana e la dichiarazione dello stato di emergenza le chiederemo senza chiedere un euro allo Stato. Ripristineremo i boschi distrutti con le nostre risorse e indennizzeremo le aziende con le nostre risorse. E' uno scatto d'orgoglio del popolo siciliano. Vogliamo dare l'idea di una regione che a testa alta risolve i suoi problemi".

E ha aggiunto: "La Sicilia adesso ce la può fare. Il merito di questo governo è averla salvata. Lo dico a chi si prenota per il prossimo governo, qualcuno si è già candidato e le elezioni le ha perse. Alle scorse elezioni gli exit poll dicevano che avrebbero vinto i Cinquestelle, ma in Sicilia ha vinto il centrosinistra e ha risanato i bilancio - ha aggiunto -. Io sono convinto che il centrodestra o i grillini non avrebbero garantito quest'azione di risanamento". "Noi abbiamo evitato l'immobilismo tipico dei governi del centrodestra siciliana per non perdere voti - ha detto -. L'unica cosa che si poteva fare era il risanamento. Chi dice altro o è bugiardo o demagogo".

E ancora sul bilancio: "La Regione siciliana oggi è un'altra Regione rispetto a quella di 3 anni fa. Quando ho messo nel mio programma il risanamento delle casse regionali, mi ridevano dietro. I giornali titolavano con la parola default. D'ora in poi non vivremo più di bilanci fatti all'ultimo momento e dopo la Finanziaria, vivremo di entrate nostre, saremo nelle condizioni di fare bilanci senza dover aspettare la Legge di stabilità nazionale".

"C'è un governo regionale che non fa conti falsi per spendere, ma previsioni corrette per poter organizzare la spesa. Questa è una richiesta nostra, non dello Stato - ha aggiunto -. Abbiamo voluto noi il pareggio di bilancio, come si fa nelle Regioni avanzate d'Europa. La Regione mette fine a una gestione fatta finora, senza un equilibrio di bilancio. Questo non è il via libera alla spesa incontrollata e agli sprechi di sempre, ma a una politica di riqualificazione della spesa". "L'effetto immediato dell'accordo col Governo - ha detto - è che dal 2016 i fondi delle Fsc non serviranno a coprire le spese di bilancio, ma agli investimenti, il Fse non sarà utilizzato con artifici di bilancio per coprire spese correnti. Adesso con la nuova programmazione dovremo dare forte impulso alla politica degli investimenti, alle Pmi e alle politiche di start up per le imprese giovanili e femminili e alle politiche di inclusione sociale, per arrivare mi auguro al reddito di inclusione e cioè al reddito di cittadinanza".

"Entro oggi chiuderemo il Patto per il Sud, per far partire mille cantieri. Il patto per mille opere e mille cantieri in Sicilia. Lo voglio chiudere con tutti i sindaci della Sicilia. E' un progetto che tra il 2016 e il 2017 farà aprire mille cantieri. - ha spiegato - Sbloccherà tutto, si tratta di un'iniezione di liquidità di 2 miliardi di euro nell'economia che aumenterà il Pil".

Immagini di Marcella Chirchio

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