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Digital Marketing e falsi miti: dal numero dei follower alla "forza" degli influencer

Nel quarto episodio del progetto di micro-learning Digital SchoolClaudia Consoli sfata i “falsi miti” del Digital Marketing, quelle credenze diffuse che portano a errori o ingannevoli interpretazioni di dati e fenomeni, o quei luoghi comuni che hanno bisogno di prove sul campo per essere sfatati.

Claudia Consoli, passando in rassegna alcuni dei falsi miti più comuni, parte dalla credenza diffusa che avere tanti follower significhi raggiungere tante persone. In realtà, la capacità di essere efficaci nella comunicazione sui social media "non deriva dall’ampiezza della base utenti che si hanno, ma dal loro grado di interazione con voi e dalla vostra capacità di targetizzarli nel modo giusto.  Meglio pochi interessati all’ascolto che tanti disinteressati silenziosi".

E non ha fondamento nemmeno la convinzione che  ogni brand debba essere presente su qualsiasi canale digitale o che  usare i social media per lavoro sia semplice. Anzi, solo chi come il Social Media Manager conosce le logiche interne dei social e le modalità di interazione in modo profondo, sa scegliere i canali che rispondono agli obiettivi che si desidera raggiungere e sa come conseguire i target che non sono personali o di intrattenimento, ma aziendali e di business.

Così come non basta, come spiega con chiarezza Claudia Consoli, affidarsi a un influencer per raggiungere tanti consumatori con il proprio messaggio o credere che la SEO, cioè l’arte di ottimizzare i contenuti per i motori di ricerca,  sia solo una questione di parole chiave.

Infine, la digital manager spiega perché è sbagliato credere che affidarsi al  Digital Marketing significhi “crescere subito”. La possibilità di misurare i dati che arrivano dal mondo del web e delle tecnologie che utilizziamo, non deve essere confusa con l’idea di poterli raggiungere nell’immediato,  semplicemente stando sulle piattaforme. Costruire una strategia di Digital Marketing richiede il tempo di testarla, potenziarla e poi ottimizzarla, perché è "un processo in cui gli utenti interagiscono continuamente con noi dandoci degli spunti su come il nostro meccanismo sta effettivamente funzionando".

Digital School è un progetto di micro-learning (in otto episodi video) realizzato da Edgemony in partnership con Giornale di Sicilia e Gazzetta del Sud Online.

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