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No a bevande e popcorn al cinema, le imprese: "Così si allontana la gente dalle sale"

Un classico: quando si va al cinema è immancabile fare un break mangiando popcorn, patatine o un gelato. L’ultimo decreto Natale ha però rivoluzionato anche questa nostra abitudine: in sala bisognerà indossare mascherina ffp2 e non potrà essere venduto cibo da consumare all’interno della struttura.

Abbiamo avuto un calo del 75% - dice in questo video Andrea Peria, presidente Anec Palermo, l'associazione esercenti cinema - è un dato nefasto che ci mette in difficoltà. Questo ultimo decreto ha ulteriormente destato preoccupazione in tutti coloro che in questo periodo volevano andare al cinema. Anche il fatto di non poter vendere cibo e la chiusura coatta dei bar all’interno delle sale è un ulteriore danno per le nostre imprese. Abbiamo fatto di tutto per mettere 'a norma' anti covid le nostre strutture e questo decreto ci penalizza e al contempo ci preoccupa”.
In tutti i cinema siciliani si registra una netta flessione. Incassi minimi e situazione preoccupante anche per il futuro: “Il calo di spettatori riguarda tutta Italia, siamo molto addolorati e così facendo non potremo farcela”.

A far da portavoce dei gestori di cinema ieri ci aveva pensato l'assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo Manlio Messina il quale aveva lanciato l'allarme chiedendo al governo di sostenere le imprese del settore che con l'ultimo decreto hanno subito un ulteriore colpo.

Sul caso è intervenuto anche Eugenio Siviglia, presidente regionale Ueci (Unione Esercenti Cinematografici Italiani): "Abbiamo dimostrato - ha commentato in una nota - zero contagi nei cinema italiani; abbiamo ridotto la capienza dei locali al 50%; abbiamo garantito un valido sistema di continuo riciclo dell'aria ed abbiamo inserito l'obbligo di indossare la mascherina tanto che - da un giorno all'altro - ci è stato finalmente concesso di ospitare il 100% di spettatori all'interno delle sale. Proprio quando ci apprestiamo a fare scorte di cibo e bevande per tutto il periodo natalizio arriva il disastro non annunciato dal Governo".

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