Intercettazioni choc quelle di Antonello Nicosia, 48enne originario di Sciacca, arrestato insieme ad altre 4 persone nell'ambito di un'operazione antimafia.
L'uomo, mentre si trovava in auto con un esponente nazionale dei Radicali, Alessio Di Carlo, transitando nei pressi del “Falcone e Borsellino di Punta Raisi”, sosteneva che: “All'aeroporto bisogna cambiare il nome”. Di Carlo non era d'accordo e chiedeva spiegazioni: “Non va bene Falcone e Borsellino? Dici perché evocano la mafia...”.
Ma la risposta di Nicosia non era la stessa: “Perché dobbiamo spiegare chi sono scusami, perché dobbiamo sempre mescolare la stessa merda” e non si doveva neppure ricordare il magistrato vittima di un “incidente sul lavoro”: “Ma poi quello là non era manco magistrato quando è stato ammazzato Falcone. Aveva già un incarico politico”.
Nicosia si chiedeva perchè scegliere due magistrati e non Luigi Pirandello o Leonardo Sciascia.
In un'altra intercettazione spiegava come poter entrare in carcere senza essere "disturbato" dagli agenti penitenziari.
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