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Vigili morti in un'esplosione, Catania e Trapani si fermano per i funerali di Dario e Giorgio

CATANIA. «I nostri cari vigili Dario e Giorgio sono morti nel compimento del loro dovere. I familiari di Ambiamonte possono essere fieri del loro defunto. Voi carissimi Vigili del fuoco sappiate di essere sempre da noi stimati e voluti bene. In un modo o in un altro tutti noi, me compreso, sperimentiamo quanto sia necessario, prezioso e benemerito il servizio che svolgete dappertutto ed in particolare nel nostro territorio. Sono lieto di esprimere la riconoscenza della comunità civile ed ecclesiastica, riconoscenza testimoniata dalla cattedrale piena e dalla presenza di tante autorità».

E’ un passo dell’omelia pronunciata nella Cattedrale di Catania dall’Arcivescovo Metropolita Salvatore Gristina durante i funerali di Dario Ambiamonte, il vigile del fuoco morto insieme nello scoppio di un locale in una Palazzina di Via Garibaldi che provoco anche la morte di un anziano e il ferimento di altri due pompieri. Alle esequie ha assistito anche il presidente della Regione Nello Musumeci e il ministro dell'interno Marco Minniti.  «In questi giorni - ha aggiunto Gristina - abbiamo pensato frequentemente a quanto accaduto. Ad inquadrarlo nel modo più completo lavorano responsabilmente persone alle quali compete questo oneroso compito e per le quali chiediamo al Signore una particolare assistenza».

Più di duemila persone hanno tributato l’ultimo saluto al santuario della Madonna di Trapani a Giorgio Grammatico.  «Coraggioso e volenteroso, era appassionato a giocare la partita della vita», ha detto il vescovo Pietro Maria Fragnelli nel corso dell’omelia. Alla cerimonia funebre erano presenti le più alte autorità civili e militari della provincia, numerosi sindaci del comprensorio, il comandante nazionale del Corpo dei vigili del fuoco.

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