PALERMO. Via libera da parte delle tre Conferenze di Servizi ai lavori previsti dal piano del Commissario delegato per le attività emergenziali conseguenti alla frana che ha investito il viadotto Himera1, Marco Guardabassi.
Le Conferenze dei Servizi, convocate oggi a Palermo dal Commissario presso la sede del Provveditorato Interregionale per le opere pubbliche per la Sicilia e la Calabria, sono state necessarie per ottenere tutte le autorizzazioni, concessioni, nulla-osta e assensi da parte dei competenti enti e amministrazioni: Regione Siciliana con gli assessorati e gli uffici interessati, i comuni di Caltavuturo e Scillato, la Provincia regionale di Palermo, l'Ente Parco delle Madonie, il Comando Regione Militare Sud del Ministero della Difesa, Anas, Telecom Italia ed Enel.
Il Commissario potrà ora procedere - anche anticipando il cronoprogramma indicato nel piano approvato a fine giugno dal Capo del Dipartimento della Protezione civile - all'approvazione dei progetti consentendo quindi ad Anas, soggetto attuatore, di procedere all'affidamento dei lavori delle tre opere principali previste: la decostruzione della carreggiata danneggiata in direzione di Catania, l'adeguamento della strada provinciale 24 alle condizioni necessarie per la circolazione del traffico veicolare autostradale e la realizzazione della rampa di accesso in autostrada nella carreggiata in direzione di Catania dell'autostrada A19.
I cantieri dovrebbero aprire il 10 agosto e la consegna dei lavori dopo 115 giorni per la costruzione della bretella che dovrebbe evitare i 38 chilometri sulla statale 643 e sulla 120 nel percorso da Polizzi Generosa.
«All'inizio del mese di agosto potrebbero iniziare i lavori nella zona del viadotto Himera. Oggi sono stati dati tutti i pareri necessari. Una volta espletata la gara a fine mese inizieranno i lavori che andranno avanti su tre turni 24 ore su 24». L'assessore regionale ai Trasporti, Giovanni Pizzo, si dice soddisfatto per quanto deciso nella conferenza dei servizi. All'incontro ha preso parte il commissario Marco Guardabassi che dovrà adesso approvare i progetti e indire la gara.
«A novembre se sarà rispettato il cronoprogramma - aggiunge Pizzo - la bretella sarà pronta. Per abbattere la carreggiata del viadotto che si è adagiata sull'altra ci vorranno 30 giorni in più. Un plauso va fatto all'ente Parco delle Madonie che in pochi giorni ha visionato le numerose tavole del progetto e ha dato i pareri necessari a realizzare le opere».
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