PALERMO. Un incendio rende ancora più difficile il collegamento tra Palermo e Catania. Le fiamme sono divampate nella strada statale 643 utilizzata come via alternativa all'autostrada A19 è bloccata dal cedimento del viadotto Himera. Il rogo si è sviluppato per due chilometri in contrada San Cono, provocando lunghe code. Sono intervenuti i vigili del fuoco e anche un Canadair per spegnere le fiamme. La circolazione va a rilento.
Una manifestazione per protestare contro l'emergenza viaria in Sicilia si è svolta stamani in località Scillato, nei pressi del viadotto Himera, crollato da oltre tre mesi. La protesta è stata organizzata da Forza Italia, il Ncd, la Lista Musumeci, l'Ugl e le categorie degli autotrasportatori Aias, Anav, Confartigianato Trasporti, Fai Confcommercio e poi le categorie datoriali Somaac e Cifa. «Dopo il crollo del viadotto Himera sull'autostrada A19 Palermo-Catania, furono promessi interventi urgenti per evitare che l'interruzione su un'asse viario cruciale per l'intera Sicilia provocasse danni irreversibili all'economia. Ebbene, dopo circa cinque mesi, nulla è accaduto», dice il senatore di Forza Italia, Francesco Scoma. «Ad eempio, la bretella che serviva per superare l'interruzione non è stata realizzata e non si sa se e quando verrà costruita - aggiunge - Lo stato di vera e propria emergenza si sta trasformando ogni giorno di più in un vero inferno per i cittadini e autotrasportatori, con effetti disastrosi per l'economia e la vita dei siciliani. Sono quindi vicino alla civile protesta organizzata stamani da Forza Italia, attraverso la quale cittadini e autotrasportatori chiedono misure concrete ed urgenti per superare questa gravissima emergenza. Facciamo appello agli organi dello Stato preposti e al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, auspicando il loro intervento». «I siciliani non possono patire l'incapacità dei governi nazionale e regionale con danni incalcolabili per l'economia siciliana - ha detto il capogruppo di Forza Italia all'Ars Marco Falcone.
«A quasi tre mesi dal crollo del pilone sull'autostrada Palermo-Catania non sono ancora iniziati i lavori. In compenso sono stati emanati proclami ma di fatto ancora non una sola pietra è stata mossa costringendo a percorrere una strada alternativa che è diventata una vera e propria iattura per tutto il sistema agricolo della Regione». Lo dice Coldiretti Sicilia che torna così sulla vicenda del mancato avvio dei lavori sull'autostrada denunciando «l'immobilismo di chi dovrebbe cominciare a ripristinare l'arteria viaria». «Siamo ormai al paradosso - affermano il presidente e il direttore Alessandro Chiarelli e Prisco Lucio Sorbo -. Una strada indispensabile sta diventando il monumento alla burocrazia, al mancato rispetto di chi lavora. Ogni tanto gli annunci fanno sperare che qualcosa si muova ma in realtà ancora, a quasi 90 giorni, nulla è stato fatto. È una vicenda vergognosa che sta provocando danni immensi. Chiediamo venga indicata con certezza la data d'inizio della bretella e il ripristino della carreggiata evitando così di danneggiare ancora i siciliani».
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