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Fiba, erosione e difesa delle coste siano priorità di governo

(ANSA) - ROMA, 29 AGO - "Il maltempo che ha colpito diversi territori italiani negli ultimi giorni e provocato forti mareggiate in alcune zone costiere, causando danni ingenti alle strutture, è l'ennesima dimostrazione della fragilità dei litorali italiani. Nel corso dell'estate, in più occasioni, dall'Adriatico al Tirreno, condizioni metereologiche avverse hanno causato serie difficoltà alle imprese balneari dovute agli allagamenti: il tema dell'erosione costiera deve entrare tra le priorità dell'agenda di governo, non si può continuare a farlo gestire solamente a comuni e regioni".
    È quanto afferma Maurizio Rustignoli, presidente Fiba Confesercenti.
    "La protezione delle coste è centrale, i nostri litorali sono un tassello fondamentale della filiera turistica italiana: al di là degli interventi tampone fatti da comuni e regioni seppur utili nel momento contingente - prosegue il presidente - occorre fare una seria progettazione nel tempo a difesa del sistema balneare e turistico del Paese, che rappresentano un valore socio-economico di rilievo. È impensabile fare balneazione, fare turismo senza la messa in sicurezza delle spiagge e dei litorali, a tutela anche dei centri abitati, dei parchi e delle pinete dei rispettivi territori".
    "Non è vero - aggiunge - che sull'erosione costiera non si può fare nulla, abbiamo dimostrazioni in giro per il mondo che invece si può fare molto, si possono ricostruire arenili anche laddove c'è forte erosione, sappiamo che esistono in Italia enormi giacimenti sottomarini di sabbia disponibili, con una granulometria giusta, che possono essere riportati in battigia.
    Le conoscenze e le competenze ci sono ma serve una regia centrale".
    "Per questo - conclude Rustignoli - Fiba Confesercenti chiede che sia costituito quanto prima il Tavolo Nazionale per l'Erosione Costiera. Ma soprattutto servono risorse adeguate: auspichiamo perciò che il Governo prenda in mano la situazione della protezione della costa e metta finalmente a terra una pianificazione centrale, senza nulla togliere al ruolo di Regioni e Comuni". (ANSA).
   

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