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Internazionale a Ferrara, speciale per 30 anni rivista

(ANSA) - ROMA, 23 AGO - Sarà un'edizione speciale quella di Internazionale 2023 a Ferrara: il festival di giornalismo festeggia con un format nuovo i 30 anni della rivista diretta da Giovanni De Mauro che ogni settimana porta in Italia il meglio della stampa straniera.
    Dal 29 settembre al primo ottobre a far da filo conduttore al festival, organizzato da Internazionale e dal Comune di Ferrara, saranno temi come colonialismo, megalopoli, razzismo, democrazia, attivismo. Talk, dialoghi e panel a ingresso gratuito racconteranno i cambiamenti e le contraddizioni del mondo che viviamo, dalla Palestina occupata all'Ucraina invasa, dal boom demografico africano al cambiamento climatico al nuovo mondo creato dall'intelligenza artificiale.
    Tra gli ospiti in arrivo da ogni parte del mondo: le giornaliste israeliana Amira Hass e brasiliana Elaíze Farias, direttrice del media digitale Amazônia Real. Atteso anche lo scrittore salvadoregno, caporedattore del giornale online El Faro, Óscar Martínez, che alla vigilia delle elezioni in Salvador parlerà di violenza e corruzione, lo statunitense Howard French, autore di L'Africa e la nascita del mondo moderno (Rizzoli), che porterà al festival una riflessione sugli effetti delle trasformazioni urbane in corso nel continente africano.
    A Internazionale a Ferrara torna anche Gary Younge, scrittore e editorialista di The Guardian con un talk su come è cambiato il mestiere per un giornalista nero. E ancora: Ben Smith, già direttore di BuzzFeed News e media columnist del New York Times, oggi fondatore del nuovo progetto giornalistico Semafor. Al festival arrivano anche Anant Nath, fondatore della rivista indiana di giornalismo narrativo Caravan, e il giornalista statunitense Keegan Hamilton, autore del podcast Painkiller: America's Fentanyl Crisis, sui crescenti casi di dipendenza da oppioidi sintetici negli Stati Uniti. Evgeny Morozov, giornalista, scrittore e sociologo bileorusso esperto di tecnologia e di internet, sarà a Ferrara per analizzare le sfide poste dall'intelligenza artificiale e avvertire sui possibili rischi anti-democratici connessi all'uso crescente della nuova tecnologia.
    Sarah Jaffe, giornalista statunitense che si occupa di giustizia economica, movimenti sociali, genere, dialogherà con la sociologa Francesca Coin sui cambiamenti del mondo del lavoro. Interverranno anche Luisa Merloni, il filosofo sociale Roman Krznaric, Francesca Manieri che a partire dalla serie Netflix Supersex spiegherà come il porno sia una lente per rileggere i rapporti di genere. E ancora, il saggista Timothy Garton Ash, l'epidemiologo Giuseppe Ippolito, l'esperta di IA Ivana Bartoletti, con il suo sguardo femminista sugli sviluppi dell'Intelligenza Artificiale, Philip Lymbery, Ceo dell'organizzazione internazionale Compassion in World Farming e autore di Restano solo sessanta raccolti. Come raggiungere un futuro in armonia con la natura (Nutrimenti), il nuotatore artistico Giorgio Minisini, autore de Il maschio. Come inseguire i sogni senza perdere se stessi: la mia vita nel nuoto artistico (Sperling & Kupfer).
    A Ferrara anche la zimbabwese Petina Gappah, l'ucraina Kateryna Mishchenko, il siriano Yassin al Haj Saleh, l'olandese Frank Westerman e l'iracheno Sinan Antoon.
    Sempre più numerosi i workshop: saranno 13 quelli all'Università di Ferrara su giornalismo, traduzione, scrittura, grafica, fumetto, ma anche intelligenza artificiale, podcast, serie tv e tornano le rassegne di Internazionale Mondovisioni e Mondoascolti di audiodocumentari. (ANSA).
   

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